(ANSA) - TORINO, 25 SET - "Abbiamo avuto 20.000 iscrizioni e
più di mille sono in waiting list.
E' un fatto straordinario perché il tech non è la prima cosa che
viene in mente quando si parla dell'Italia", spiega D'Aveni.
"L'obiettivo è ispirare tutto l'ecosistema delle startup perché
in Italia è ancora molto piccolo, ma può avere un ruolo
significativo. Noi guardiamo alla Francia perché ha creato più
di un milione di posti di lavoro e ha grande successo. E' quello
che ci auguriamo che succeda anche nel nostro Paese. Vogliamo
fare venire tante persone da fuori per fare capire che in Italia
ci sono opportunità d'investimento. In Italia non ci sono state
tante storie di successo". D'Aveni ha aggiunto che "in Italia le
persone non hanno tanto l'idea di diventare imprenditrici e
imprenditori e, quindi, bisogna costruire una storia di
successo. Qualcuna inizia a esserci in Francia; le big tech
companies hanno i centri di ricerca e sviluppo, non hanno solo
il marketing e l'advertising". Cosa manca in Italia? "In Italia
manca purtroppo l'attenzione. Non se ne parla tanto, non si
lavora nella direzione di aumentare gli investimenti e aumentare
le persone che iniziano a fare impresa in Italia. Se si
cominceranno ad avere risultati, anche la politica dovrà
cominciare a guardare a questo ecosistema. Se potessi chiedere
una cosa alla politica è di lavorare per aiutare queste big tech
companies in Italia ad aprire centri di sviluppo perché abbiamo
di creare competenze e trattenere talenti sul nostro
territorio". In Italia i numeri parlano di 15.000 startup. In
tre anni con il programma di Vento sono state create a Torino 25
nuove startup. Sono stati realizzati circa 100 investimenti
startup avviate da founder italiani. (ANSA).
Parte l'Italian Tech Week, boom di iscritti anche dall'estero
D'Aveni (Vento), 'la politica aiuti il sistema delle start up'