(ANSA) - MILANO, 26 SET - Scendono i ricavi e salgono i
margini delle imprese italiane, grazie anche alla mancata
crescita dei salari, che ha comportato una perdita del potere
d'acquisto dei lavoratori del 7,6% tra il 2021 e il 2023. E' il
quadro tracciato dall'Area Studi di Mediobanca nella nuova
edizione dei 'Dati cumulativi', che contiene l'andamento delle
1.
Nel 2023 le 1.900 società osservate hanno segnato un utile
operativo pari al 6,6% dei ricavi. Un valore superiore alla
media del 5,8% registrata tra il 2015 e il 2019, e il massimo
dal 2008. Nel contempo il fatturato nominale delle aziende è
sceso del 6,8%.
Nel periodo, secondo l'Area Studi di Mediobanca, si è
registrata una contrazione dei costi d'acquisto tornati all'85%
circa delle vendite, in linea con la media storica dell'84% tra
il 2015 e il 2019 (84%). Mediobanca segnala anche una
"vischiosità del costo del lavoro", che è rimasto stabile al
10,1% del fatturato, mantenendosi su livelli "ben al di sotto
della media pre-pandemica dell'11,7%"
Le imprese a controllo estero coprono il 48% del fatturato di
quelle con più di 250 addetti operanti in Italia e il 70% delle
sole aziende manifatturiere. (ANSA).
Mediobanca, in 10 anni meno ricavi e più margini per le imprese
Salari fermi, perso il 7,6% del potere d'acquisto dal 2021