(ANSA) - ROMA, 01 OTT - Trecento rifugiati e migranti che
vivono in Italia hanno la possibilità di diventare ausiliari
socio assistenziali, caregiver e operatori socio sanitari grazie
a un progetto di formazione e inserimento lavorativo realizzato
da Generali e The Human Safety Net, la Fondazione del gruppo,
presentato a Roma.
Gli studenti, provenienti da 18 Paesi, vengono sostenuti
nello studio della lingua italiana, nel percorso di
riconoscimento dei titoli di studio necessari a ottenere le
certificazioni professionali e nell'impiego presso strutture
come ospedali, cliniche ed Rsa in Lombardia, Lazio ed Emilia
Romagna.
Il presidente di Assicurazioni Generali, Andrea Sironi, ha
sottolineato: "questo progetto di formazione e inserimento
lavorativo guarda a due delle sfide più cruciali del nostro
tempo, le trasformazioni demografiche e le migrazioni, ed è
frutto del modello di partnership pubblico-privato in cui
crediamo fermamente". Ha ricordato che in Italia gli over 65
rappresentano il 24% della popolazione e questa percentuale è
stimata in aumento di 10 punti percentuali entro il 2050 mentre
i caregiver professionali sono solo 1,2 milioni.
Si tratta, secondo il general country manager di Generali
Italia, Gianluca Perin, di "un progetto di grande impatto
sociale che vuole dare il proprio contributo per la costruzione
di una società più inclusiva e solidale, che permetta alle
persone di guardare al futuro con fiducia". (ANSA).