Economia

Imprese, 'il governo non blocchi le rinnovabili in Italia'

"Il nuovo quadro normativo rischia di fermare tutti i progetti"

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 03 OTT - Elettricità Futura e Federazione Anie, le due Associazioni aderenti a Confindustria che insieme rappresentano l'intera filiera industriale nazionale dell'energia elettrica, rivolgono un appello urgente al Governo affinché emani una norma che eviti il blocco della filiera nazionale delle tecnologie elettriche rinnovabili in Italia.
    "Il nuovo quadro normativo - scrivono le associazioni -, Dm Aree Idonee, Dl Agricoltura e l'emanando "Testo Unico per le rinnovabili", rischia di tradursi in un vero e proprio stop ai progetti già in corso di autorizzazione - in netto contrasto con il principio del legittimo affidamento - e di rendere il 96% del territorio italiano non idoneo alle rinnovabili".
    L'Italia non può permettersi di correre questo rischio - proseguono Elttricità Futura e Federazione Anie -, data la totale discrezionalità lasciata alle Regioni dal DM Aree Idonee, come dimostra il caso della Sardegna, il cui disegno di legge sulle aree idonee ha effetti retroattivi e definisce criteri che renderanno non idoneo il 99% del territorio sardo".
    "Chiediamo al Governo - scrivono ancora le associazioni - di emanare una norma in base alla quale le Regioni, nell'esercizio del loro potere di normazione sulle aree idonee, si conformino ai seguenti criteri: le aree idonee individuate in attuazione della Direttiva Ue Red II devono continuare ad essere considerate tali; le nuove disposizioni regionali non dovranno applicarsi ai progetti per i quali sia stata avviata almeno una delle procedure amministrative necessarie ad ottenere l'autorizzazione".
    "In assenza di tale intervento normativo - concludono Elettricità Futura e Federazione Anie -, sarebbe di fatto impossibile raggiungere gli obiettivi del Pniec, del Pnrr e del Dm Aree Idonee, e si fermerà una filiera composta da eccellenze industriali nazionali competitive a livello mondiale, che purtroppo è sempre più in sofferenza, per il calo drastico delle installazioni degli impianti residenziali ed industriali".
    (ANSA).
   

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