Uber Eats Italy srl ha stanziato "un importo pari a 3.8 milioni di euro" per gli indennizzi economici a circa 1400 rider in totale, che hanno lavorato con l'app "nei 3 mesi precedenti la comunicazione di cessazione dell'attività della società" in Italia, ossia nel luglio 2023.
Lo comunica la stessa società di food delivery che parla di un "accordo storico" dopo "diversi incontri tra i rappresentanti della società e dei sindacati, Filcams Cgil, Filt Cgil, Nidil Cgil, Fisascat, Felsa Cisl Milano, Uiltucs, Uiltrasporti e Uiltemp, nella sede del ministero".
L'intesa siglata dai sindacati con Uber Eats Italia, per il risarcimento di quasi 1.400 rider rimasti senza lavoro con l'uscita della società del food delivery dall'Italia "è la prima nel suo genere e sancisce per la prima volta il riconoscimento di tutele e diritti anche a lavoratori inquadrati dall'azienda come autonomi, segnando una svolta significativa nel campo della cosiddetta "Gig Economy" o "economia dei lavoretti" che in realtà nasconde grandi profitti e cattive condizioni di lavoro", si legge in una nota di NIdiL Cgil, Filt Cgil e Filcams Cgil.