(ANSA) - ROMA, 16 OTT - Per ogni dollaro speso sulle fonti
rinnovabili, solo 60 centesimi sono spesi sulle reti e gli
accumuli. Ma la decarbonizzazione del settore energetico
richiede che il rapporto fra gli investimenti in rinnovabili e
quelli in reti ed accumuli sia di 1 a 1.
Molti sistemi energetici attuali sono vulnerabili ad un
aumento degli eventi meteo estremi, spiega l'Aiea, sottolineando
l'importanza degli sforzi per rafforzare la resilienza del
sistema. Perché le fonti pulte continuino a crescere, ribadisce
l'agenzia dell'Ocse, sono necessari maggiori investimenti sulle
reti e sugli accumuli.
Secondo la Iea, nonostante la spinta crescente alla
transizione verso l'energia pulita, il mondo è ancora lontano
dall'essere in linea con i suoi obiettivi di zero emissioni.
In alcune regioni del mondo, gli alti costi finanziari e i
rischi progettuali stanno limitando la diffusione di tecnologie
di energia pulita a costi competitivi, proprio dove sono
maggiormente necessarie. Questo è vero soprattutto nei paesi in
via di sviluppo, dove queste tecnologie possono dare i maggiori
risultati in termini di sviluppo sostenibile e riduzione delle
emissioni.
Nel trattempo, la mancanza di accesso all'energia rimane la
maggiore disuguaglianza nel sistema energetico attuale. Ci sono
750 milioni di persone, prevalentemente nell'Africa
sub-sahariana, senza accesso all'elettricità, e oltre 2 miliardi
senza combustibili puliti per cucinare. (ANSA).
Iea, investimenti su reti e accumuli ancora insufficienti
"Dovrebbero essere 1 a 1 con quelli sulle rinnovabili"