(ANSA) - ROMA, 19 OTT - Oltre 8,1 milioni di italiani vivono
in zone a rishcio climatico, investite da frane e alluvioni
sempre più frequenti a causa di eventi atmosferici estremi e,
per questo, occorre investire risorse nella prevenzione e
manutenzione del territorio. L'ultimo rapporto di
Confartigianato fotografa una situazione di crescenti danni
anche economici.
In Italia, afferma l'associazione, sono 5,7 milioni le
persone e 405mila le imprese che vivono e operano in aree a
rischio di frane e 2,4 milioni i cittadini e 226mila le imprese
che risiedono in zone ad elevato rischio di alluvioni, fenomeni
sempre più frequenti che nel decennio 2013-2022 hanno provocato
danni economici per 5 miliardi di euro ogni anno.
I timori per gli effetti del climate change sono più diffusi
in Italia rispetto alla media europea: il 44% dei nostri
connazionali si sente esposto a eventi meteorologici estremi, a
fronte del 38% percepito nell'Ue. Inoltre, il 31% degli italiani
è preoccupato per i disastri geologici, una percezione di
rischio più che doppia rispetto al 13% della media Ue. Il 31%
degli italiani si sente vulnerabile alle inondazioni, cinque
punti sopra la media europea.
In particolare, nelle zone a rischio frane risiedono
5.707.465 abitanti, quasi un decimo (9,6%) degli italiani,
operano 405.240 imprese e sono presenti 1.867.094 edifici e
38.153 beni culturali. Il pericolo cresce perché nelle aree a
rischio frane superiore alla media, dal 2018 ad oggi la
popolazione è aumentata dell'1,7%, gli edifici del 2,7%, le
imprese dell'1,8% e i beni culturali del 7%.
Per quanto riguarda le località ad elevato rischio di alluvione,
sono 2.431.847 gli italiani che vi abitano e 225.874 le aziende
che vi lavorano, oltre alla presenza di 623.192 edifici e 16.025
beni culturali.
"Siamo un Paese a rischio. Sono in gioco - sostiene il
Presidente di Confartigianato Marco Granelli - vite umane,
attività economiche, il nostro patrimonio culturale. Reagiamo
subito e affrontiamo con la prevenzione idrogeologica le
fragilità del territorio italiano. Vanno utilizzate rapidamente
le risorse del Pnrr per azioni di tutela dell'ambiente, con la
messa in sicurezza delle zone colpite dal dissesto, la
realizzazione di opere e infrastrutture adeguate, la
manutenzione ordinaria con controlli costanti per verificarne
tenuta ed efficienza". (ANSA).
Confartigianato, 8,1 milioni in zone a rischio frane e alluvioni
Rapporto, 'necessario investire sulla prevenzione'