(ANSA) - ROMA, 25 OTT - Sulla crisi dell'automotive
"sicuramente non possiamo perdere tempo", avverte la
vicepresidente di Confindustria Lucia Aleotti che, ospite di
SkyTg24, ricordando in un "un settore che soffre" anche le
"conseguenze occupazionali su tutto il nostro settore della
componentistica".
"Confindustria sta sollevando questo tema ormai da mesi.
Speriamo che il nostro grido di dolore, che è stato portato
anche a Bruxelles, sia finalmente ascoltato", dice,
sottolineando che di fondo "c'è un errore che è stato
incredibile da parte della Commissione europea che ha preso
delle decisioni, ha imposto una tecnologia dominante senza
rispettare l'elemento fondamentale del mercato, che esiste una
domanda. Se si crea un'offerta a cui non corrisponde una domanda
va in crisi l'intero settore".
I rischi sono quelli di una delocalizzazione della produzione
e di una fuga degli investimenti dall'Europa: su questo bisogna
"gridare all'emergenza", serve "un cambio di rotta". Bene che ci
sia "una prima apertura verso una neutralità tecnologica" ma
serve di più, "un segnale chiaro, dell'Europa agli investitori,
che stiamo andando in questa direzione".
"Non parliamo solamente del tema dell'automotive" evidenzia
ancora Lucia Aleotti: "Quando parliamo di green deal sono state
date delle indicazioni, ad esempio, anche in tema di Ets", il
sistema di quote e costi sulle emissioni di CO2, "che hanno
segnato una data per la fine di alcuni settori produttivi. Si è
trasformata quello che era una politica giustamente attenta
all'ambiente in una politica che, nella realtà, ha fatto scelte
che di fatto portano a una delocalizzazione. Ad esempio penso al
settore della ceramica: la difficoltà per la questione delle
quote che rende impossibile la la produzione in Unione europea.
Dovranno necessariamente delocalizzarsi se qualcosa non
cambierà". Le imprese "hanno bisogno di elementi che diano un
futuro. Se l'investitore non vede un futuro, investe altrove",
avverte: bisogna "rendere l'Europa competitiva facendo delle
norme che siano migliori di quelle degli altri blocchi", e
bisogna "evitare vessazioni inutili nei confronti delle
imprese". E c'è il nodo dei costi dell'energia: "Un problema
enorme"; sul nucleare "bisogna cominciare a ragionare, perlomeno
per non escludere l'Italia dalla ricerca" sul nucleare di nuova
generazione. (ANSA).
Aleotti (Confindustria),'sull'automotive non perdere tempo'
"Europa cambi rotta o è la fine per interi settori"