(ANSA) - RIMINI, 06 NOV - Nel 2023 il sistema Conai (il
consorzio nazionale per il riciclo degli imballaggi) ha avuto un
volume d'affari pari a 15 miliardi e mezzo di euro. È il primo
dato che emerge dal nuovo studio di The European House
Ambrosetti, "L'economia circolare degli imballaggi: un valore
per il Paese", presentato alla fiera Ecomondo di Rimini.
In termini di valore aggiunto, ossia il contributo effettivo
che il sistema Conai ha dato al Pil nazionale, sono stati
generati 3 miliardi e mezzo di euro. Fornendo materie prime
secondarie, il Consorzio Nazionale Imballaggi ha sostenuto
indirettamente 35.800 posti di lavoro lungo tutta la filiera
industriale e dei servizi.
"Parliamo dell'occupazione creata e mantenuta nel tempo
grazie alla disponibilità di materiali di secondo utilizzo
gestiti da Conai e ai nuovi cicli produttivi che questi
alimentano", conclude Ignazio Capuano.
Nel 2023 l'Italia ha riciclato il 75,3% dei suoi rifiuti di
imballaggio: 10 milioni e 470mila tonnellate su un totale di 13
milioni e 899mila tonnellate immesse al consumo. Percentuale di
riciclo in crescita rispetto al 71% circa del 2022, anche per
via di una riduzione dei packaging immessi al consumo.
Sommando alle cifre del riciclo quelle del recupero
energetico (ossia l'uso dei rifiuti di imballaggio come
combustibile alternativo per produrre energia), il totale di
imballaggi non finiti in discarica sale a 11 milioni e 804mila
tonnellate, ossia l'85% dei pack immessi al consumo.
In crescita nel 2023 anche i quantitativi di imballaggi
riutilizzati: lo scorso anno sono stati più di un milione e
200mila tonnellate gli imballaggi riutilizzabili dichiarati a
Conai, in crescita rispetto al milione e 155mila del 2022.
(ANSA).
Conai, 15 miliardi di giro d'affari per riciclo imballaggi
Generati nel 2023 1,5 miliardi di valore aggiunto