(ANSA) - ROMA, 20 NOV - Comprare Bitcoin o 'Ethereum,
"equivale a comprare una fiche al casinò, non ad avere una
banconota" perchè si tratta di attivi che non possono definirsi
nemmeno "criptovalute". Lo ribadisce la vie dg della Banca
d'Italia Chiara Scotti nel suo discorso all'Università di
Firenze in occasione della Giornata in onore di Gaetano
Colicigno.
"Non sono emesse o garantite da un soggetto chiaramente
identificabile; esse vengono create da un software seguendo
degli algoritmi e servono a far funzionare le reti
decentralizzate" a differenza delle cosidette 'stablecoin emesse
da soggetti vigilati (banche e Imel) o quelle legate a un
paniere di valute o ad altre attività, pevisti dalle normative
europee.
Per queste le cripto come Bitcoin sono "esposte a usi
principalmente speculativi o illeciti (come il riciclaggio e il
finanziamento del terrorismo)" ha sottolineato. "L'annuncio di
un attacco informatico, un post su un social media o le attività
di speculazione possono far oscillare il prezzo di una
criptoattività di molti punti percentuali in pochi minuti,
rendendola uno strumento altamente instabile".
"Il detentore di una di queste criptoattività non può nemmeno
contare sulla possibilità di convertirle in moneta al valore
nominale" ha aggiunto. (ANSA).
Scotti (Bankitalia), il Bitcoin è come il gettone del casinò
Vice dg, 'non sono monete e sono esposte a usi illeciti'