Economia

Il Giappone approva un piano di sostegno da 240 miliardi

Barriera su rialzo dei prezzi, aiuto ad aree rurali, sviluppo AI

Redazione Ansa

Il governo giapponese ha deliberato un piano di sostegno economico del valore di 39 mila miliardi di yen, paro a 241 miliardi di euro, che prevede sussidi per contenere l'aumento dei costi dell'energia ed erogazioni per le famiglie a basso reddito, a fronte del progressivo rialzo del costo della vita che si è andato esacerbandosi con la perdita di valore dello yen.

L'amministrazione del premier conservatore Shigeru Ishiba si è impegnata ad aumentare la soglia minima dei salari esenti da imposte, in accordo il Partito democratico del Popolo (Dpp) - la forza di opposizione che ha quadruplicato i suoi seggi nelle ultime elezioni generali per la Camera bassa, e punta ad approvare un bilancio supplementare di 13.900 miliardi di yen per l'anno fiscale in corso, nella sessione parlamentare straordinaria della prossima settimana.

Oltre a mitigare l'impatto negativo dell'inflazione, il nuovo pacchetto mira a raggiungere l'obiettivo del premier di rivitalizzare le economie regionali in difficoltà. Secondo le proiezioni governative, il piano di sostegno abbasserà i prezzi al consumo di circa 0,3 punti percentuali, facendo aumentare il prodotto interno lordo giapponese, aggiustato al tasso di inflazione, di 1,2 punti percentuali all'anno. Nello specifico, circa 12,700 miliardi di yen saranno utilizzati per fornire sgravi fiscali sugli aumenti dei prezzi energetici; saranno inoltre distribuiti sussidi in denaro per le famiglie a basso reddito, e aiuti aggiuntivi per chi ha figli. Circa 19.100 miliardi di yen verranno stanziati inoltre per adottare varie misure di stimolo all'economia, attraverso un programma di sostegno pluriennale per lo sviluppo dell'intelligenza artificiale e dell'industria dei semiconduttori.

La presentazione del piano di sostegno arriva dopo che il Partito Liberal-democratico del premier e il suo partner di coalizione, Komeito, hanno perso la maggioranza alla Camera dei Rappresentanti nelle elezioni generali del 27 ottobre. Ishiba aveva sciolto la Camera bassa poco dopo il suo insediamento, il primo ottobre.
   

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