Si preannuncia una nuova giornata di passione per chi deciderà di prendere il treno domani. Lo sciopero nazionale di 24 ore di tutti i ferrovieri indetto da Usb Lavoro Privato, da domani 23 novembre dalle ore 21.00 a domenica 24 novembre alle ore 20.59 per gli addetti alla circolazione treni e per tutte le prestazioni lavorative del 24 novembre per gli altri addetti, che vede la partecipazione dell'assemblea Nazionale del personale di macchina e di bordo, "rappresenta un'altra tappa di un percorso che da un anno reclama un vero rinnovo del contratto nazionale dei ferrovieri, più tutelante e più partecipato, si legge in una nota Usb.
Intanto Cgil e Uil hanno fatto sapere nei giorni scorsi che lo sciopero del prossimo 29 novembre non coinvolgerà le ferrovie. E il ministro dei Trasporti Matteo Salvini ribadisce: " La commissione di garanzia ha invitato i sindacati a rispettare le norme. Il diritto allo sciopero è sacrosanto perché tutti i lavoratori hanno diritto a chiedere stipendi più alti e più sicurezza, ma è altrettanto sacro il diritto al lavoro di tutti gli altri italiani che non scioperano". Salvini si riferisce allo sciopero del 29 novembre
"Se non si rispettano le fasce di garanzia e quello che enti terzi richiedono, interverrò direttamente con limitazioni di orario e, se sarà il caso, precettazioni perché c'è una legge che norma lo sciopero e non si possono lasciare a piedi milioni di persone" ha spiegato.
"Le rivendicazioni dei ferrovieri sono chiare e semplici: - dice Usb - adeguati riconoscimenti salariali e professionali, maggiori riposi tra una prestazione e l'altra, una riduzione dell'orario di lavoro a 32 ore per 4 giorni lavorativi ed il riconoscimento del lavoro usurante per i ferrovieri dell'esercizio.
Una vertenza che ha visto, sciopero dopo sciopero, un'adesione sempre maggiore del personale ferroviario fino a punte di partecipazione che non si vedevano da molti anni e che invece il sistema obsoleto delle relazioni sindacali del settore si ostina a ignorare".
Lo scorso 5 novembre lo sciopero proclamato da tutti i sindacati dopo l'accoltellamento di un capotreno aveva riscosso ampie adesioni con forti disagi per i viaggiatori. L'8
novembre poi si erano fermati i treni locali (assieme a tram, bus e metropolitane) per lo sciopero unitario dei mezzi pubblici.
Cgil e Uil nei giorni scorsi hanno escluso dallo sciopero generale del 29 novembre, proclamato contro la manovra economica, solo il trasporto ferroviario e confermano lo stop per tutti gli altri settori, pubblici e privati. Questa la risposta dei due sindacati arrivata dopo l'invito della Commissione di garanzia sugli scioperi ad escludere dallo stop i settori trasporti, sanità e giustizia.
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