(ANSA) - ROMA, 11 DIC - Il sistema Moda italiano si conferma
come un settore di primaria importanza del Made in Italy:
contribuisce per il 5% al pil nazionale e vanta, oltre
all'eccellenza produttiva, una forte identità culturale e la
capacità di influenzare le tendenze globali. Lo dimostra anche
la preferenza accordata da un terzo dei grandi gruppi europei
del comparto - quota che sale ai due terzi per i marchi del
lusso - che fa del nostro Paese il primo produttore mondiale di
alta moda.
Nel documento, la direzione Strategie Settoriali e Impatto di
Cdp descrive in modo analitico come la moda italiana, stia
reagendo oggi ai recenti cambiamenti del contesto geo-economico
globale e alle sfide poste dalla transizione energetica e
digitale.
Lo studio mette in evidenza le trasformazioni richieste tra cui
una elevata capacità di adattamento alla mutata disponibilità di
materie prime e una accresciuta velocità di reazione ai
cambiamenti dei comportamenti d'acquisto dei consumatori, in
particolare nel segmento luxury, facendo leva ad esempio su
digitalizzazione e AI che hanno un elevato potenziale per
mantenere l'industria della moda al passo con i tempi.
A questi fattori si sono recentemente affiancati ulteriori
elementi di trasformazione: un maggiore focus sull'impatto
ambientale (abbinato anche alla necessità di adeguarsi a vincoli
normativi stringenti, specialmente nell'Ue) e più in generale
sulle performance Esg e una sempre più ampia diffusione di
operazioni di private equity funzionali ad un progressivo
consolidamento degli attori del settore. (ANSA).
Cdp, sistema moda Italia produce il 5% del pil
Export vale 65 miliardi