Economia

Orsini: 'L'Ue torni a crescere, Fitto e Ribera lavorino insieme'

'Europa al bivio, 100 giorni per fare scelte coraggiose'

Redazione Ansa

"L'industria deve diventare il primo punto all'ordine del giorno dell'agenda europea". Il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, in una intervista all'ANSA, sottolinea il "messaggio condiviso con gli industriali spagnoli" alla vigilia del business forum Italia-Spagna del 12 dicembre a Roma, con l'intervento di Re Felipe VI. Ceoe e Confindustria "chiedono all'Europa di dare uno scatto di reni alla sua azione di politica industriale" per mettere le imprese "nelle condizioni di competere".

Orsini avverte: "L'Europa è al bivio, nei primi 100 giorni deve compiere scelte coraggiose, anche cambiando senso di marcia rispetto ad alcune decisione della scorsa Commissione". Con gli industriali spagnoli "piena sintonia", l'auspicio è che con la stessa sintonia possano lavorare i vicepresidenti Raffaele Fitto e Teresa Ribera, che la commissaria spagnola "cambi idea sull'andare avanti con il green deal senza cambiamenti".

 "Vorrei avere al mio fianco i sindacati sulle questioni di politica industriale in Europa. Devono fare squadra con i loro colleghi europei, esattamente come facciamo noi con le altre associazioni industriali", aggiunge Orsini. "Solo lavorando insieme - avverte - possiamo affrontare le grandi sfide che ci attendono, per salvaguardare posti di lavoro e interi comparti industriali. I sindacati devono combattere accanto a noi e con un patto solido, fondato sul dialogo e su obiettivi condivisi, possiamo garantire sviluppo e sostenibilità". 

 "La Bce deve avere più coraggio e tagliare i tassi in modo più deciso", avverte Orsini. "Andare avanti con tagli dello 0,25 non è abbastanza", dice "Ci aspettiamo che a metà del prossimo anno il costo del denaro non sia più di 1,5%-1,7%, perché questo ha un impatto sul calo del nostro debito pubblico che, scendendo, può liberare risorse da investire. Con il taglio dei tassi di interesse, inoltre, alle imprese costerà di meno finanziarsi". 

In Italia, nel confronto con politica e Governo, Orsini avverte: "Il 2025 sarà un anno cruciale per la nostra economia" . Serve "un piano chiaro per rilanciare la competitività, che sia fondato su una visione di politica industriale di lungo periodo". "Siamo preoccupati che la produzione sia in calo da 21 mesi ed è il motivo per cui stiamo chiedendo con forza di puntare al rilancio degli investimenti", dice: "La nostra proposta sull'Ires premiale va esattamente in questa direzione. La coperta è corta ed è noto. Si tratta di fare delle scelte e indirizzare le poche risorse disponibili sui capitoli di sviluppo. Da parte del Governo c’è attenzione, ora vedremo come sarà congegnato l’intervento". 

"Chiediamo che l'Ue approfitti del prossimo ciclo istituzionale per porre fine alla perdita di competitività, e che ribalti la situazione puntando su una strategia di miglioramento delle nostre economie che faccia leva sulle imprese", dice anche il presidente della confindustria spagnola, Ceoe, Antonio Garamendi: al business forum di domani a Roma, l'intervento del Re di Spagna Felipe VI è una presenza che "ha un valore fondamentale" ad un incontro dove "le imprese spagnole e italiane possono far sentire la propria voce"; quanto al rapporto con Confindustria, tra gli industriali dei diversi Paesi è "necessario costruire alleanze", "agire uniti", "procedere mano nella mano e spingere perchè si concretizzi la strategia" delineata per l'Europa dai rapporti di Mario Draghi e Enrico Letta. 
   

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