Uber aderisce alla protesta di giovedì 12 dicembre delle associazioni di Ncc contro i decreti Salvini. Come si legge in una nota "in concomitanza delle manifestazioni, a Milano, Torino, Bologna, Firenze, Roma, Venezia, Trieste, Cagliari, Catanzaro e Palermo, i servizi Uber Black, Reserve, Van, Lux e Green saranno temporaneamente sospesi".
Uber "conferma il proprio impegno nella difesa del diritto alla mobilità e al lavoro e ribadisce la necessità di tutelare l'esigenza dei cittadini di potersi muovere in modo rapido, sicuro e accessibile, evitando che rigide normative penalizzino chi utilizza i servizi Ncc" spiega l'azienda.
"È con vivo rammarico che apprendiamo della scelta della multinazionale Uber che ha annunciato l'adesione allo sciopero dopo l'adozione di decreti attesi da sei anni. A rendere ancora più spiacevole la scelta della multinazionale, il contesto generale: si tratta di una manifestazione che cade a ridosso delle festività natalizie, in un periodo in cui c'è stato l'impegno del ministro Matteo Salvini a ridurre i disagi soprattutto in vista dello sciopero generale di venerdì 13 dicembre e all'esito delle buone notizie sul fronte del nuovo contratto del Tpl che testimoniano un impegno concreto e costante del Mit per risolvere i problemi". Così fonti del Mit. "Quanto, infine, alle ragioni specifiche dello sciopero di Uber, si ribadisce che il contrasto all'abusivismo e alle irregolarità nello svolgimento dei servizi di trasporto pubblico non di linea, che sono tra gli obiettivi prioritari dei decreti Mit, dovrebbero essere una finalità comune. Il ministero continuerà a lavorare con impegno e determinazione, auspicando un atteggiamento ragionevole da parte di tutti i soggetti interessati".