(ANSA) - MILANO, 20 DIC - Ha trovato ampissimo riscontro
l'impegno del B7 volto a sostenere le transizioni all'insegna
della neutralità tecnologica valorizzando tutte le opzioni
disponibili, della convergenza delle tassonomie, dello sviluppo
dell'economia circolare, del supporto agli investimenti pubblici
e privati e della collaborazione con istituzioni finanziarie
internazionali. Questo è quanto emerso dal "B7 Responsiveness
Report", redatto da Confindustria con il supporto di Deloitte,
Knowledge Partner esclusivo del B7.
In particolare, è stato evidenziato come gli investimenti
globali per raggiungere l'obiettivo di zero emissioni nette
entro il 2050 richiedano un aumento fino a 4,3 mila miliardi di
dollari di investimenti annuali in energia pulita entro il 2030,
rispetto al tasso attuale di 1,8 mila miliardi, ma questo
richiede un impegno condiviso a livello globale, dove governi e
imprese collaborino per implementare soluzioni innovative.
Questo obiettivo non può essere raggiunto senza ingenti
investimenti, pubblici e privati, che favoriscano la transizione
verso un'economia a basse emissioni di carbonio.
Il G7 e il B7 hanno evidenziato la necessità di un approccio
neutrale dal punto di vista tecnologico nelle politiche
climatiche, sottolineando che le transizioni green devono essere
realizzate con flessibilità, utilizzando le tecnologie
disponibili in base alla loro maturità ed efficacia nella
riduzione delle emissioni. Il G7 ha posto l'accento
sull'importanza di colmare il divario nelle emissioni tra i
Paesi, promuovendo politiche che bilancino la protezione
dell'ambiente con la necessità di sostenere la competitività
economica. Questo equilibrio è essenziale per evitare che le
misure di sostenibilità penalizzino le imprese nei mercati
globali. (ANSA).
Dal B7 spinta per le sfide energetiche e climatiche
Serve aumento investimenti, garantendo la neutralità tecnologica