Il calo dello spread verificatosi negli ultimi mesi fino a metà dicembre porta a risparmiare sulla spesa per interessi del debito pubblico 17,1 miliardi nel prossimo quinquennio 2025-29 rispetto alle stime del Psb.
Lo calcola l'Upb spiegando che "questi valori si tradurrebbero in un impatto sul Pil pari a 0,1 punti percentuali in ogni anno del triennio 2025-27 e a 0,2 punti percentuali in ogni anno del biennio 2028-29".
"Un effetto favorevole si avrebbe poi sia sul disavanzo, indicatore utilizzato nel contesto della procedura per disavanzi eccessivi, sia sull' evoluzione del debito nel breve e nel medio termine", afferma l'Ufficio parlamentare di bilancio.