Economia

L'Ue allunga su Ita-Lufthansa. Giorgetti: 'Si perde tempo'

La rabbia del ministro. 'Abbiamo fatto quello che ci chiedevano'

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Redazione Ansa

Bruxelles chiede i tempi supplementari prima di dare il via libera all'operazione Ita Airways-Lufthansa. "Ci hanno messo un altro stop. Ci hanno fatto capire che si va alla cosiddetta fase due, quindi serviranno altri mesi di approfondimenti", fa sapere il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, intercettato in Senato dopo il voto sulla legge di Bilancio.

"Dopo aver fatto esattamente quello che era stato prescritto dalla stessa Commissione Ue - sottolinea il titolare del Mef, azionista unico di Ita - il fatto che perdiamo altro tempo non è una cosa positiva". E rispondendo alla domanda se ci sia un problema di concorrenza, il ministro risponde che "secondo loro ci sono". E così il tanto agognato ok alle nozze tra il colosso tedesco dei cieli e la start up azzurra non arriverà a metà gennaio ma slitta di ben tre mesi per gli ulteriori approfondimenti, sconfinando così a primavera. Interpellata sulla vicenda la Commissione Ue si è trincerata dietro un canonico "no comment", ricordando solo che la scadenza della prima fase dell'indagine resta il 15 gennaio.

Bruxelles ha ricevuto la notifica dell'accordo tra Ita e Lufthansa il 30 novembre scorso. Stando alle norme comunitarie sulle fusioni, Bruxelles ha in un primo momento 25 giorni lavorativi per analizzare l'operazione e arrivare al suo via libera. In caso di ulteriori chiarimenti o rimedi necessari per scongiurare turbamenti nel mercato interno, l'iter prevede ulteriori 90 giorni per l'esame. Ma possono essere anche concesse proroghe di 15 o 20 giorni lavorativi. Le due compagnie sono state chiamate a rispondere a una miriade di domande: dagli slot alle rotte allo staff ai prezzi dei biglietti.

Ma da subito la lente dell'Antitrust ha puntato dritto sulle molteplici rotte sulle quali i due vettori operano già in "situazioni di monopolio o duopolio" - soprattutto gli hub targati Lufthansa, da Linate e Fiumicino a Francoforte e Monaco, passando per Vienna, Bruxelles e Zurigo. Per questo motivo, secondo le indiscrezioni, Ita avrebbe deciso di sacrificare la rotta Milano-New York. A partire dall'8 gennaio prossimo, infatti, il collegamento diretto tra Milano Malpensa e New York JFK è ufficialmente sospeso.

Lufthansa punta ad acquisire il 41% di Ita attraverso un aumento di capitale di 325 milioni di euro, con l'opzione di rilevare tutte le azioni rimanenti in mano al Tesoro in un secondo momento e salire così al 100% della newco. Nell'ambito dell'accordo, il Mef si è impegnato in un aumento di capitale di 250 milioni di euro, si tratta della terza e ultima tranche del finanziamento complessivo da 1,35 miliardi di euro già autorizzato dall'Ue. L'auspicio è che quanto prima Ita, nata dalle ceneri di Alitalia, possa entrare a far parte di un gruppo che opera a livello mondiale.

La galassia Lufthansa comprende oltre 300 società tra controllate e partecipate, con un portafoglio di aziende che si compone di network carrier, vettori point-to-point e società di servizi per il trasporto aereo. Tra le compagnie controllate direttamente ci sono Austrian Airlines, Brussels Airlines, Swiss International, Air Dolomiti, Lufthansa Regional, Eurowings e Lufthansa Cargo. L'ingresso di Ita nel gruppo Lufthansa non significa però che una sua svolta finanziaria sia dietro l'angolo. Il colosso tedesco ha avvertito che ci vorrà "un po' di tempo" per trasformare Ita in un'azienda redditizia. Tuttavia segnali incoraggianti ce ne sono: Ita punta a chiudere l'anno con 15 milioni di passeggeri ed un fatturato di 2,5 miliardi di euro ed arrivare al pareggio economico nel 2024, ossia "anticipando di un anno quanto era previsto nel piano industriale". (ANSA).

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