Economia

Bankitalia, stime non lontane dal Def ma rischi al ribasso

Pil 2024 al +0,6%, +0,8% corretto per giornate lavorative

La sede di Bankitalia

Redazione Ansa

Le previsioni per l'economia italiana si discostano solo lievemente dal Def ma "i rischi per la crescita rimangono orientati al ribasso". Lo ha detto Sergio Nicoletti Altimari, capo dipartimento Economia e Statistica di Bankitalia nell'audizione sul Def presso le commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato citando tra i fattori di rischio il commercio internazionale, gli effetti della politica monetaria restrittiva sulla domanda e gli effetti negavi sul comparto edilizio dalla riduzione superbonus. Secondo Bankitalia il Pil crescerà dello 0,6% quest'anno (0,8% il dato corretto per giorni lavorativi) e poco al di sopra 1% nel prossimo biennio (0,9% nel 2025 e 1,3% nel 2026 i dati corretti).

Bankitalia, con la proroga del cuneo incertezza per i conti

"Un'ulteriore proroga di natura temporanea degli sgravi contributivi accrescerebbe l'incertezza sull'evoluzione futura dei conti pubblici". Lo ha detto Sergio Nicoletti Altimari, capo dipartimento Economia e Statistica di Bankitalia nell'audizione sul Def riferendosi all'intenzione del governo di prorogare il taglio del cuneo fiscale. In questo caso il "disavanzo sarebbe superiore rispetto a quello tendenziale a legislazione vigente di circa un punto percentuale del Pil in media d'anno nel triennio 2025-27, rimanendo al di sopra del 3% in tutti gli anni dell'orizzonte previsivo".

"Un'ulteriore proroga di natura temporanea degli sgravi contributivi - secondo Altimari - accrescerebbe l'incertezza sull'evoluzione futura dei conti pubblici; d'altra parte, rendere strutturali gli sgravi aprirebbe due questioni rilevanti". In primo luogo, ha spiegato, "verrebbe meno a livello aggregato l'equilibrio tra entrate contributive e uscite per prestazioni che, nel medio periodo, caratterizza il nostro sistema previdenziale e ne rappresenta un punto di forza". In secondo luogo, ha aggiunto il responsabile di Bankitalia, "senza una modifica della struttura degli sgravi, i lavoratori con redditi prossimi alle soglie al di sotto delle quali si matura il beneficio continuerebbero a essere penalizzati da elevate aliquote marginali effettive, con effetti potenzialmente distorsivi dell'offerta di lavoro". 

L'attuazione del Pnrr decisiva per conseguire i target

"Il contributo fornito dall'attuazione piena ed efficace degli investimenti del Pnrr è quanto mai decisivo per conseguire i tassi di sviluppo delineati nel quadro del governo". Lo ha sottolineato Sergio Nicoletti Altimari, capo Dipartimento economia e statistica di Bankitalia, nel corso dell'audizione sul Def. 

Nel 2023 il peso del Superbonus 5 volte oltre le stime

Il costo del Superbonus contabilizzato per competenza nel 2023 è pari a 3,7 punti di Pil ovvero 77 miliardi, "5 volte superiore" a quanto il Def 2023 calcolava sarebbe maturato entro l'anno. Lo ha sottolineato Sergio Nicoletti Altimari, capo Dipartimento economia e statistica di Bankitalia nel corso dell'audizione sul Def alle commissioni Bilancio di Camera e Senato. (ANSA).

La spesa sanitaria è stabile ma pesa l'invecchiamento

"La spesa sanitaria in rapporto al Pil rimarrebbe sostanzialmente invariata fino al 2027 (intorno al 6,3 per cento); in prospettiva, andranno tuttavia attentamente gestite le pressioni sulla spesa sanitaria che potranno derivare dell'evoluzione dall'invecchiamento della popolazione". Lo ha sottolineato Sergio Nicoletti Altimari, capo Dipartimento economia e statistica di Bankitalia nel corso dell'audizione sul Def.

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