Economia

Un credito di imposta per formare gli operai

La sicurezza un investimento, non un costo

Investire nella sicurezza

Redazione Ansa

"Non servono norme più severe, basta far rispettare quelle vigenti". Giuseppe Izzo è uno dei massimi esperti di sicurezza sul lavoro e, all'indomani degli incidenti mortali occorsi al giovane Pierpaolo Bodini e a Satnam Singh, il bracciante indiano deceduto mentre lavorava alla periferia di Latina, non si unisce al coro di chi invoca un intervento del Parlamento e chiarisce: "Per arginare il fenomeno delle morti bianche -commenta Izzo, Ceo di Uese Italia- sarebbe sufficiente che gli imprenditori attuassero quanto disposto dal Decreto Legge 81/08 e dal successivo accordo Stato/Regioni. La mia esperienza nel settore mi dice che le piccole e medie imprese in particolare hanno difficoltà a dare seguito alle normative in materia".

Ma qual è il problema? "Il motivo -afferma Izzo- è molto semplice. Si tratta di un problema di carattere economico. Gli imprenditori e i loro consulenti considerano la sicurezza dei propri dipendenti non un investimento, ma al contrario, un costo. Secondo stime recenti, la spesa media, per formare o aggiornare un lavoratore, sarebbe di 400 euro a dipendente. Spesa che si ripete almeno ogni tre anni, quando cioè occorre aggiornare il percorso formativo e le relative certificazioni". La proposta di Izzo dunque è quella di prevedere un bonus da trattenere direttamente, sotto forma di compensazione, nella busta paga: "Una voce apposita -afferma il Ceo di Uese Italia- che è facilmente controllabile da Inps e Inail, incrociando i dati delle presenze in aule con quelle in azienda o cantieri mobili, e che quindi non può dare vita ad alcun tipo di sospetto. Se si attivasse questo meccanismo, non sarebbe nemmeno necessario aumentare il numero di ispettori che sono effettivamente pochi. I controlli, del resto, rappresentano un tema importante da dipanare. Ma anche qui non dobbiamo dimenticare che il sistema prevede quelli che, in termini tecnici, si chiamano Organismi paritetici (OPS), uno spartiacque tra le rappresentanze sindacali dei lavoratori e delle associazioni datoriali per a gestione la formazione e il controllo della sicurezza sul lavoro . Un Organismo dove sono presenti i rappresentanti sindacali dei lavoratori e degli imprenditori e che ha, fra l'altro, il compito di effettuare, nei luoghi di lavoro nei territori e ne comparti produttivi di competenza, sopralluoghi con personale qualificato in materia di salute e, appunto, sicurezza".

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