(ANSA) - ROMA, 15 LUG - No a cambiamenti radicali nella
futura riforma della governance portuale, ma una "rivisitazione
normativa" e adeguamenti. Questa la posizione espressa da
Confetra, la Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e
della Logistica, sulla base di un lavoro svolto insieme ad
gruppo di Federazioni e Associazioni aderenti (tra cui
Assiterminal, Fedespedi, Assologistica e Federagenti) sulla
riforma della governance portuale, da qualche mese al centro del
dibattito governativo. Tra i temi sui quali Confetra avanza
delle proposte da portare sul tavolo dei decisori politici,
quello delle concessioni e dei canoni demaniali, dell'autonomia
differenziata, della semplificazione e digitalizzazione, delle
infrastrutture e dell'intermodalità, dei dragaggi, della
sostenibilità e della concorrenza.
"E' necessario rafforzare la governance a livello centrale del
ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, a cui devono
essere attribuiti maggiori poteri di indirizzo per l'attuazione
delle questioni strategiche e di vigilanza per il controllo e il
coordinamento dell'efficacia ed efficienza del sistema portuale"
dice il presidente, Carlo De Ruvo. Per quanto riguarda le AdSP
(Autorità di Sistema Portuale), secondo la confederazione, è
necessario dare ormai per acquisita la loro natura giuridica e
mantenere l'attuale configurazione, cioè enti pubblici non
economici vigilati dal Mit. (ANSA).
Confetra, niente cambiamenti radicali nella governance porti
'Servono interventi mirati'