(ANSA) - GENOVA, 30 LUG - "Il piano di sviluppo per Genova e
la Liguria non si può mettere in discussione. Le infrastrutture
sono cruciali per il porto, per la risoluzione delle criticità
che lo affliggono e per la crescita della città e della regione.
Anche in vista delle prossime elezioni regionali, il messaggio
è: chiunque vincerà non fermi la loro realizzazione". A
dichiararlo è il direttore generale Spediporto Giampaolo Botta
analizzando il momento particolare politico-economico che sta
vivendo la Liguria.
"Non si deve perdere di vista l'obiettivo primario, il bene
comune, ovvero la crescita economica di una città che vede al
centro un porto che, nel 2023, ha movimentato quasi 2 milioni e
400 mila teu. Avere infrastrutture moderne, efficienti, è,
dunque, una condizione essenziale - ha aggiunto Botta-. La
storia ci insegna che il nostro paese è cresciuto grazie alla
realizzazione di grandi infrastrutture; basti ricordare cosa ha
rappresentato per l'Italia la costruzione dell'Autostrada del
Sole. Le priorità indicate delle imprese sono chiare: gronda,
tunnel subportuale, terzo valico, nuova diga foranea. Non
contano colore o bandiera politica, le infrastrutture sono opere
di interesse generale e la loro realizzazione non può essere
rimandata".
A supportare il grido di allarme del dg di Spediporto sono i
numeri dell'economia ligure: secondo il recente studio The
European House-Ambrosetti la stima, per il 2024, dell'impatto
sul Pil regionale di 1,6 miliardi di euro (3% del Pil) destinato
a quadruplicare nel 2030, arrivando a 8,4 miliardi di euro
(+14,4% sul Pil stimato per quell'anno). Mentre ad esempio in
termini di autostrade, la A10 e la A7 sono le più trafficate del
Nord Ovest con circa 117 mila transiti giornalieri, di cui un
quinto rappresentato da mezzi pesanti. (ANSA).
Spediporto, chiunque vinca elezioni non fermi grandi opere
Botta, dg,: obiettivo primario è bene comune, il porto al centro