(ANSA) - GENOVA, 19 SET - Un'attività operativa in mare e
nei laghi, dove si svolgono un terzo delle operazioni di
soccorso, unita a quella amministrativa con 45 mila procedimenti
gestiti e 3600 sezioni di patenti nautiche con 25 mila
candidati. Sono questi i dati che l'ammiraglio Nicola Carlone,
comandante delle Capitanerie di Porto, ha enumerato nel corso
del saluto al Salone Nautico di Genova, a testimoniare il
rapporto forte del corpo con il mondo della nautica.
"Un rapporto di dialettica ma anche di confronto. In
quest'anno abbiamo fatto un forte attività con il mondo della
nautica - ha detto, e grazie ai fondi del Ministero cercheremo
di migliorare i nostri sistemi per lo scambio dei dati, per
offrire all'utenza nautica sistemi moderni per migliorare e
velocizzare le procedure. Il futuro ci vede proiettati in una
forte sinergia e nell'accelerazione dei processi".
Grande attenzione ovviamente ai temi della sicurezza che
vedono però, una maggiore consapevolezza da parte dei diportisti
con un calo degli interventi di soccorso dai 630 del 2021 a 515.
"Quest'anno, però, abbiamo vissuto la tragedia del maxi-yacht
affondato in Sicilia - ha ricordato - ma ci sono stato anche
altri eventi, e ci siamo chiesti cosa possiamo fare. I mezzi,
ovviamente, sono all'avanguardia, la nostra cantieristica è tra
le prime al mondo, mi preoccupa di più la gestione delle
emergenze da parte degli equipaggi. Ci sono stati episodi - ha
concluso - che sono stati frutto di inesperienza e di difficoltà
di gestione, penso che, insieme, possiamo creare nuove attività
da questo punto di vista". (ANSA).
Amm. Carlone, preoccupa gestione emergenze da parte equipaggi
"Episodi frutto inesperienza,con mondo nautica creare sicurezza"