Economia

Nautica, Stati Uniti prima destinazione dell'export con 770 mln

Al secondo posto le Isole Cayman, ma solo sulla carta

Redazione Ansa

(ANSA) - GENOVA, 22 SET - La principale destinazione per l'export di imbarcazioni da diporto made in Italy nel 2023 sono stati gli Stati Uniti, con oltre 770 milioni di euro di fatturato. Storicamente il primo mercato per importanza, negli ultimi anni sono in continua crescita. Poi al terzo posto c'è la Francia con 421,1 milioni, il Regno Unito con 380,9 milioni, la Turchia con 114,8, Hong Kong con 110,7 e la Spagna con 103, 2 milioni e seguono Emirati Arabi Uniti, Paesi Bassi, Croazia, Isole Cook e Grecia. Ma nella classifica, che attinge alle statistiche doganali, riportata nel report dell'ufficio studi di Confindustria Nautica "La nautica in cifra LOG", presentato nella giornata di apertura del Salone Nautico Internazionale di Genova, al secondo posto ci sono le isole Cayman che assorbono 597,5 milioni di export e nella parte alta si piazzano anche Malta (235, milioni), le isole Marshall (226,3) e le isole Vergini britanniche (72,9).
    "Non significa però che ci siano tanti armatori alle Cayman - spiega Stefano Pagani Isnardi, responsabile ufficio studi di Confindustria Nautica -. Per i superyacht è il registro in cui viene immatricolata la barca che fa cambiare la destinazione dell'export. Quindi i registri specializzati nei superyacht come appunto le isole Cayman, Marshall, Vergini e anche Malta in Europa sono effettivamente destinazioni, ma solo formalmente.
    In realtà non è che le barche vadano tutte lì: i clienti possono essere in qualsiasi altro Paese".
    Di certo l'export per l'industria nautica cresce. A fine 2023 ha raggiunto la cifra record di 4 miliardi, poi è ancora aumentato fino ad aprile 2024, mentre maggio e giugno hanno registrato una lieve flessione, ma è ancora presto per tirare le somme.
    Tornando alla destinazione geografica delle vendite, l'analisi delle effettive destinazioni fornito questa volta da un campione di aziende statisticamente affidabile, interpellate d Confindustria Nautica, il 9,2% delle vendite (in termini di fatturato) è collocato in Italia. Il 42,9% nell'Unione europea più Regno Unito e Russia e circa il 48% in Paesi non Ue. E in questa ultima fetta la parte del leone la fa il Nord America (18%) seguito d Medio Oriente 11% e America Latina 10,2%.
    (ANSA).
   

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