Economia

"Il mare a scuola", appello per legge 'Salvamare' negli istituti

Campagna Marevivo-MSC Foundation. Sondaggio, risorsa sconosciuta

Redazione Ansa

(di Angelo Cerulo) (ANSA) - NAPOLI, 21 OTT - Oltre 7 italiani su 10 non conoscono le funzioni fondamentali degli oceani a conferma dell'urgenza di diffondere una maggiore cultura del mare nelle scuole. E' quanto è stato sottolineato oggi a Napoli alla partenza della campagna educativa "Il Mare a Scuola" della Fondazione Marevivo in collaborazione con MSC Foundation. Finalità dell'iniziativa, ha spiegato Rosalba Giugni, presidente di Marevivo, è la promozione di una "cultura del mare" e della conoscenza dell'ambiente a partire dai banchi di scuola. La campagna farà tappa a Palermo (24-25 ottobre), Livorno (28 ottobre) e Genova (30-31 ottobre), per poi proseguire nelle sedi istituzionali fino a quando non verranno raggiunti gli obiettivi che si prefigge. Infatti Marevivo chiede al Ministero dell'Istruzione e del Merito di diffondere al più presto nelle scuole di ogni ordine e grado attività volte a rendere gli alunni consapevoli dell'importanza della conservazione dell'ambiente, in particolare del mare e delle acque interne, come previsto dall'articolo 9 della "Legge Salvamare". Testimonial della campagna una giovane coppia televisiva, l'attrice Giusy Buscemi e il regista Jan Michelini.
    Un sondaggio SWG ha evidenziato che il 60% si dice preoccupato per la salute del mare e il 58% insoddisfatto dalle azioni di Governo per tutelarlo. C'è molto da lavorare per diffondere la conoscenza del mare. Secondo i dati Swg-Marevivo solo il 21% degli intervistati è sicuro dell'affermazione che i mari producono oltre il 50% dell'ossigeno della terra mentre appena il 15 per cento condivide l'affermazione che il mare ospita oltre il 90% della flora e della fauna del pianeta. Il 16% degli intervistati si dice sicuro del fatto che fino ad oggi l'uomo ha esplorato solo circa il 5% del totale degli oceani.
    Oggi a Napoli, sulla motonave Patrizia, Daniela Picco, direttore generale MSC Foundation, ha detto: "Siamo partner di Marevivo da 10 anni e abbiamo cominciato con due programmi: Delfini Guardiani, per portare la cultura del mare nelle elementari e medie, e Nauticinblu, destinato alle scuole che formano i professionisti del mare. Oggi andiamo avanti: Gianluigi Aponte e Rosalba Giugni vogliono promuovere la cultura del mare nelle scuole di ogni ordine e grado come una cosa che faccia parte integrante del curriculum". "Ci siamo resi conto - ha affermato Picco - che se si conosce il mare lo si rispetta: è attraverso l'educazione che si può veramente fare qualcosa di concreto e che abbia un impatto. Il mare ha urgente bisogno di essere protetto; rappresenta il 71% del pianeta. I ragazzi sono sensibili a questi temi. Il progetto partirà presto".
    Ha evidenziato, dal canto suo, Rosalba Giugni: "Portare il mare nelle scuole è il nostro grande obiettivo. Con i cambiamenti climatici è indispensabile attuare una transizione ecologica. Che significa cambiare energia, alimentazione, attuare un'economia circolare, non buttare plastica in mare. Ma se non c'è un''educazione di base tutto ciò non si potrà fare".
    A parere di Giugni "la difesa della biodiversità e tutto quello che comporta deve essere condiviso, essere consapevoli che insieme dobbiamo farlo. Occorre formare i ragazzi ma anche adulti e i docenti. La legge all'articolo 9 ci dice cosa fare; la legge è partita. E' stata ripresa dalle linee-guida dell'Educazione Civica. Ora bisogna attuarla". Della necessità di una 'transizione culturale' si è detta convinta Barbara Floridia, presidente della Commissione di Vigilanza Rai. "In questo quadro - ha spiegato - la scuola, e parlo come docente, è un'infrastruttura fondamentale. Dobbiamo dare risorse perché essa può cambiare le cose in maniera sistemica". Sergio Costa, vice presidente della Camera e primo firmatario della legge Salvamare, ha ricordato l'origine e l'iter delle norme, "votate all'unanimità in Parlamento". Il parlamentare Gimmi Cangiano (FdI) ha messo in rilievo: "C'è l'interesse di questa maggioranza per la tutela del mare. Occorre trovare le risorse necessarie. In parte i decreti attuativi ci sono stati fatti.
    Ora bisogna completare l'iter". (ANSA).
   

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