Economia

Mare a scuola, Genova ultima tappa per chiedere l'educazione blu

Marevivo "ci sono le norme, possiamo procedere"

Redazione Ansa

(ANSA) - GENOVA, 31 OTT - La tappa finale del viaggio della campagna "Il Mare a scuola" nata per sottolineare l'urgenza di inserire lo studio del mare e degli oceani fra le materie scolastiche nei programma di tutte le scuole di ogni ordine è approdata oggi a Genova per lanciare l'ultimo appello. Più di mille studenti, decine di rappresentanti delle istituzioni nazionali e locali e del mondo politico si sono dati appuntamento a bordo della motonave Patrizia, partita da Napoli, e arrivata a Genova dopo aver toccato Palermo e Livorno per ribadire l'intento comune di concretizzare l'impegno.
    "Abbiamo la legge Salvamare: l'articolo 9 prevede che in tutte le scuole si insegni la biodiversità marina. E abbiamo anche linee guida messe a punto dal ministro Valditara che le ha inserite nell'Educazione civica. Non manca niente: dobbiamo soltanto operare e portare il mare in tutte le scuole. Ci piacerebbe non fosse intesa come l'ora del mare, ma che fosse invece una full immersion" dice Rosalba Giugni, fondatrice e presidente di Marevivo ricordando che Il mare produce più del 50% dell'ossigeno che respiriamo, cioè "un respiro su due lo dobbiamo al mare", assorbe un terzo dell'anidride carbonica ed è il grande regolatore del clima.
    Promossa da Marevivo in collaborazione con Msc Foundation e la fondazione Dohrn, la campagna ha viaggiato con la motonave dove i giovani oltre a seguire laboratori e seminari hanno potuto ascoltare anche le voci del mare in una sala immersiva di bioacustica. "Negli ultimi 10 giorni questa campagna ha messo in luce la necessità cruciale della blue education, mobilitando politica, istituzioni, enti scientifici, dirigenti scolastici in tutta Italia" ricorda Daniela Picco, direttrice esecutiva di Msc Foundation. E il vicepresidente del Senato Gianmarco Centinaio sottolinea: "E' importante che i ragazzi acquisiscano consapevolezza sui temi del mare in ottica ambientale, perché il mare è una risorsa, un ecosistema importantissimo del nostro pianeta che deve essere tutelato, salvaguardato e protetto. E il lavoro deve partire dalle scuole. La questione mare è prevista nella Costituzione e per la prima volta abbiamo un ministro con la delega al mare. A livello legislativo continuo a pensare che si debba fare sempre di più, ed è il motivo per cui collaboro con Marevivo, per avere spunti di riflessione da mettere sul tavolo della politica". (ANSA).
   

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