'Mind the gap', 11 punti contro la disuguaglianza digitale
Presentato il documento della Fondazione Italia digitale
(ANSA) - ROMA, 22 MAR - Un'Italia pienamente e compiutamente
digitale, in cui l'innovazione diventi uno strumento
fondamentale per ridurre le disuguaglianze e per far crescere il
Paese, che dia a tutte e tutti le stesse possibilità di accedere
alla tecnologia. È l'obiettivo di Mind The Gap, il documento
programmatico presentato alla Camera dei Deputati dalla
Fondazione Italia Digitale e da oggi consultabile sul sito
della Fondazione. Sono 11 i punti sui quali si basa il
documento, come ha spiegato il presidente della Fondazione
Francesco Di Costanzo: "Digitale popolare, cultura e educazione
al digitale, competenze, infrastrutture, modernizzazione del
mercato del lavoro, un ministero dedicato, sì alle regole ma con
una vera politica industriale e capacità di competere, PA
digitale, govtech, wallet europeo, accessibilità, inclusione,
diritti, sostenibilità, riconoscimento professionalità, nuova
legge per la comunicazione pubblica, intelligenza artificiale,
metaverso, automazione, blockchain, cybersecurity, privacy, sono
i temi principali su cui continueremo a lavorare con impegno e
attenzione alle evoluzioni costanti del mondo digital".
"Il documento che presentiamo oggi è ciò che auspichiamo come
legislatori e che la Presidente Meloni chiama 'via italiana al
digitale' - ha dichiarato il presidente della Commissione
Cultura della Camera e deputato di Fratelli d'Italia Federico
Mollicone. -è favorire e incentivare l'innovazione ma mantenere
sempre la persona e i suoi diritti al centro del sistema. Il
miliardo di euro di investimenti stanziato dal Governo, grazie
all'impegno di Cassa Depositi e Prestiti, rappresenta un passo
enorme in questa direzione". La vice presidente della Camera
Anna Ascani ha sottolineato la necessità di "avere uno sguardo
lungo sull'innovazione, che non si può governare a posteriori.
Bisogna mettere insieme la consapevolezza del rischio e
massimizzare le opportunità. Quindi ben vengano formazione delle
competenze e attenzione all'educazione e alla cybersicurezza".
Il segretario generale di Fondazione Italia Digitale Davide
D'Arcangelo ha approfondito il tema Govtech, su cui la
Fondazione ha creato un Osservatorio dedicato, "perché può
essere un'occasione in cui l'Europa dà finalmente nuovi standard
al Pianeta e non viceversa. Un settore che oggi vale 400
miliardi nel mondo, 116 solo in Europa. Nel 2028 varrà un
trilione di dollari. Un'occasione per essere protagonisti e non
turisti dell'innovazione". (ANSA).
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