Economia

Città-porto, conclusa a Venezia la conferenza mondiale

Un nuovo modello di relazione per la sostenibilità

Redazione Ansa

(ANSA) - VENEZIA, 20 NOV - Si è chiusa con le visite tecniche alle infrastrutture portuali di Venezia-Marghera la Conferenza mondiale delle città-porto, che ha registrato la presenza di 45 relatori, 320 delegati registrati, 41 Paesi per 30 ore di lavori.
    L'obiettivo - informa una nota dell'Autorità di sistema portuale dell'Adriatico settentrionale - è stato quello di confrontarsi su un nuovo modello di relazione tra istituzioni portuali, cittadine e stakeholder per superare insieme le sfide che ogni città si trova ad affrontare in uno scenario di emergenza climatica e in alcuni contesti anche di crisi economica e sociale Tra le best practice presentate quelle di New York, Sidney, Giamaica, Dakar, Maputo, Anversa, Marsiglia, Barcellona e Baleari. Il messaggio che emerge, e che sarà portato alla prossima Cop 28, è che per vincere le sfide di sostenibilità le realtà portuali possono fare da traino e acceleratore per la transizione verde, e più in generale per mettere in campo soluzioni innovative per città più sostenibili, avendo a che fare ogni giorno con un contesto internazionale, di scambio, di innovazione tecnica molto più ampio.
    Per il presidente dell'Autorità, Fulvio Lino Di Blasio, "oggi è il momento giusto, forse l'ultimo, per ridefinire l'identità delle città/porto, che si trovano sulla 'linea del fronte' per affrontare sfide molto ardue: difesa delle coste dall'innalzamento del mare, tutela ecosistemi, economia circolare, energie alternative. Se vediamo queste sfide come fonte di 'conflitti', dove diversi attori portano istanze difficili o impossibili da conciliare non riusciremo a vincerle".
    L'Association Internationale Villes et Ports (Aivp) ha lanciato il premio Antoine Rufenacht, in onore del fondatore dell'associazione e sindaco della città marinara di Le Havre, che darà risalto ai progetti di gestione delle città-porto esemplari rispetto a parametri legati all'Agenda 2030. (ANSA).
   

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