Economia

Tassisti, 'il Comune di Bologna vuole ridurci come i rider'

'Vogliamo un buon servizio, serve dialogo con l'amministrazione'

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLOGNA, 31 LUG - "Tirare la volata alle multinazionali è di sinistra? Ridurci come quelli che girano in bici con i zaini sulle spalle per portare da mangiare è una politica di sinistra? Perché a questo ci vuole ridurre l'amministrazione". L'accusa arriva dai sindacati dei tassisti bolognesi e dalle due principali cooperative, Cotabo e Cat, che in conferenza stampa replicano al Comune di Bologna sui principali temi di scontro tra la categoria e l'amministrazione: aumento tariffario, qualità del servizio, licenze.
    Ascom, Confartigianato, Cna, Uiltrasporti, Unica Taxi e Uritaxi chiedono di riprendere il confronto sindacale: "Siamo un servizio pubblico e vogliamo un buon servizio, ma serve il dialogo con l'amministrazione comunale", sottolineano. Invece "stiamo subendo il fatto che le cose vengono fatte in modo unilaterale e questo non va bene".
    Che le cose non funzionino lo dicono anche i tassisti: "Siamo i primi a prendere atto che ci sono dei problemi, che l'organizzazione del servizio va cambiata ed è basata su quando Bologna aveva i fine settimana morti e si lavorava solo sui giorni feriali", ammettono.
    Tuttavia, per la categoria, ci sono aspetti che non dipendono dai taxi a partire dai mille cantieri: "È di cattivo gusto lamentarsi da parte dell'amministrazione in questo momento", sottolineano. Poi c'è il tema dell'aeroporto, destinatario di frequenti dirottamenti di voli che dovrebbero atterrare altrove e arrivano spesso fuori dagli orari di funzionamento del trasporto pubblico: "Le centrali vengono avvisate mezz'ora prima e non ci sono mezzi alternativi, l'Aeroporto non ha pullman".
    C'è il tema dei rincari delle tariffe, "ne abbiamo bisogno" perché i costi sono aumentati del 22%. E poi il bando per le licenze, su cui è già stato depositato un ricorso al Tar e ne arriverà un altro: "Nessuno era contrario, emetterle nelle modalità con cui le hanno emesse hanno portato le categorie a fare ricorso".
    C'è anche chi, come la Uiltrasporti, chiede le dimissioni dell'assessora alla mobilità Valentina Orioli. Ma la maggioranza delle sigle non è d'accordo: "Chiediamo semplicemente rispetto e coinvolgimento nelle decisioni". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it