Economia

Ciclovia Adriatica, Minardi sollecita fine del tratto fanese

"La giunta regionale chiarisca le intenzioni"

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 08 NOV - Il tratto marchigiano della Ciclovia Adriatica torna in discussione al consiglio regionale grazie a un'interrogazione presentata dal consigliere del Partito Democratico Renato Claudio Minardi per sollecitare il completamento del tratto fanese.
    Il collegamento da Marotta di Mondolfo fino a Ponte Sasso di Fano - ricorda Minardi - è stato da tempo terminato, mentre attualmente è in corso la realizzazione del ponte ciclopedonale sul fiume Cesano, finanziato anche attraverso le risorse Fsc stanziate nel 2020 dalla Regione Marche. Resta quindi da capire cosa intende fare la Regione per unire Fano in un asse unico, a nord con Pesaro e a sud con Mondolfo e Senigallia.
    "È arrivato il momento - afferma il consigliere dem - che la giunta Acquaroli dica quali interventi intende eseguire nel comune di Fano al fine di completare la Ciclovia Adriatica. Ci sono in arrivo 27,5 milioni di euro messi a disposizione dal Ministero delle Infrastrutture e noi crediamo che buona parte di quelle risorse vada spesa per realizzare il tratto dalla frazione di Ponte Sasso alla città di Fano, compresa la costruzione del ponte sul fiume Metauro. Si tenga anche conto che la ciclabile Pesaro Fano è stata uno dei primi stralci realizzati nelle Marche. La giunta Acquaroli è d'accordo a unire Fano con Mondolfo, e quindi con Senigallia e la provincia di Ancona? O pensa di impiegare questi fondi in altri territori delle Marche rischiando di lasciare incompiuto il tratto nord delle Marche della Ciclovia Adriatica?".
    "Il completamento di questo progetto nel tratto fanese - spiega ancora il consigliere dem - è strategico sia dal punto di vista della mobilità sostenibile, visto che porterà alla realizzazione di un percorso sicuro utilizzabile dai cittadini anche negli spostamenti quotidiani, sia per lo sviluppo della ricettività turistica, considerato che il cicloturismo è un settore in grande crescita su cui, specialmente negli ultimi anni, tante attività economiche del territorio hanno investito. La nostra proposta progettuale, inoltre, si incardina in una prospettiva più ampia, volta a rispondere anche alle problematiche relative all'assetto idraulico e alla riqualificazione urbana della zona". (ANSA).
   

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