(ANSA) - ROMA, 12 LUG - Per gran parte dei giovani il
lavoro ideale del futuro è da libero professionista o da
imprenditore, sintomo del fatto che nelle nuove generazioni sta
crescendo sempre di più l'idea di un lavoro gestito in
autonomia. E' quanto emerge da una ricerca dei Giovani di
Confcommercio in collaborazione con OneDay e con il sostegno di
Meta su un campione di 600 persone tra i 18 e i 35 anni,
studenti, lavoratori e imprenditori.
Quasi un giovane su due (43%) - si legge - crede che in
futuro il lavoratore avrà sempre più libertà di decidere quando,
dove e come lavorare, per favorire un equilibrio tra lavoro e
vita privata. Ma l'idea di full smart working si conferma poco
allettante per quasi la totalità dei rispondenti. Più di un
intervistato su quattro (28%) ritiene che la settimana corta,
già presente in molti Paesi, prenderà sempre più piede, con
quattro giorni di lavoro e tre di pausa. Per quasi sei giovani
su dieci in futuro si cambierà spesso lavoro e si rimarrà nella
stessa azienda solo per pochi anni. Anche la trasformazione
delle modalità e degli spazi di lavoro ha subito una forte
accelerazione: il futuro del lavoro è ibrido per il 70% degli
intervistati.
Dall'indagine emerge che i settori che cambieranno di più
in futuro saranno il commercio, i servizi alle persone e i
servizi alle imprese; quelli che subiranno meno variazioni
secondo gli intervistati sono invece la ristorazione,
l'agricoltura e i trasporti. Sono tre i settori che vedranno
un'esplosione di nuove professioni nei prossimi dieci anni:
quello informatico/tecnologico, quello del marketing e della
pubblicità e i green jobs (i lavori legati alla sostenibilità).
Le aspettative nei confronti del lavoro del futuro - prosegue
la ricerca - vanno, dunque, in una direzione di flessibilità, di
centralità dei bisogni e dei ritmi della persona. (ANSA).