Economia

Energia:Legacoop, 38% dotato di impianti energia rinnovabile

Lusetti, servono interventi incisivi per uscire da tempesta

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 30 AGO - "Prezzi dell'energia alle stelle, aumento del costo del danaro, carenza di manodopera stanno pesantemente condizionando la vita delle nostre cooperative, compromettendo il risultato dell'anno in corso e, in alcuni casi, la continuità aziendale. Il piano inclinato di questo 2022 prosegue e all'orizzonte non si vedono inversioni di rotta.
    L'aumento dei costi di produzione ha risalito le filiere e ora si sfogherà pesantemente sui consumi. L'aumento dei tassi di interesse in una fase del genere rischia di stringere in una morsa le imprese già sofferenti per i prezzi dell'energia. Lo abbiamo detto e lo ribadiamo, servono politiche di emergenza e interventi pubblici incisivi che accompagnino verso l'uscita da questa tempesta perfetta". Ad affermarlo è Mauro Lusetti, presidente di Legacoop, commentando i risultati dell'analisi congiunturale realizzata dall'Area Studi di Legacoop, relativa agli andamenti delle cooperative aderenti nel quadrimestre aprile-luglio e, in particolare, alle previsioni per i prossimi mesi.
    Dallo studio emerge come sulle prospettive di crescita delle cooperative, in particolare quelle di dimensioni più piccole pesino "la situazione economica complessiva e le aspettative pessimistiche sulla sua evoluzione nei prossimi mesi, espresse dal 50% delle cooperative (in crescita di 8 punti percentuali rispetto alla precedente rilevazione)", spiega una nota.
    In testa ai problemi registrati dalle cooperative ci sono "l'impennata dei costi dell'energia e delle materie prime e la reperibilità di materie prime e di materiali -si aggiunge -. Per alleviare l'incidenza della crescita inarrestabile dei costi dell'energia, il 38% delle cooperative dichiara di essersi dotato di impianti di produzione di energia rinnovabile, quasi esclusivamente da fonte fotovoltaica". (ANSA).
   

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