(di Valentina Marotta)
(ANSA) - FIRENZE, 05 OTT - Non un amministratore di
cooperative, ma un 'commerciale' capace di fatturare fino a 8,5
mln di euro finché qualcuno in famiglia non si è messo a fare
politica. Ha sfoderato una difesa a tutto campo Tiziano Renzi,
interrogato in aula bunker a Firenze al processo che lo vede
imputato per bancarotta e fatture false.
Tiziano Renzi è imputato insieme alla moglie Laura Bovoli e
altre 13 persone in un procedimento per bancarotta fraudolenta e
fatture false nato dall'inchiesta sul fallimento delle coop di
servizi Delivery Service Italia, Europe Service e Marmodiv che
si occupavano di volantinaggio e distribuzione di materiale
pubblicitario. Per la procura, i genitori dell'ex premier,
sarebbero stati amministratori di fatto delle coop condizionando
le decisioni prese dai rispettivi vertici. In questo modo le
avrebbero usate per aumentare il volume di affari della società
di famiglia, la Eventi6, portandole poi al fallimento.
Per quasi un'ora Renzi ha risposto al procuratore aggiunto
Luca Turco, pubblico ministero dell'inchiesta. "Da sempre mi
occupo di attività commerciali, ho l'idiosincrasia congenita per
l'amministrazione - ha affermato Tiziano Renzi -. La coop è un
elemento utile per i lavori più costanti, come il volantinaggio,
per le altre attività usavamo i co.co.co. Abbiamo lavorato con
la Delivery, Europe Service e Marmodiv. Con la Eventi 6 volevamo
operare con cooperative che fossero corrette non per un problema
etico, ma per un nostro interesse".
In aula ha ricordato gli albori delle sue attività, in un
tempo lontano: "Facciamo servizi operativi di marketing dal
1984, quando per la prima volta ci incaricarono di distribuire 2
milioni e 300.000 tesserine del Bingo. I giornali da allora
hanno cambiato veste, trasformandosi in occasioni di vendita",
"la nostra diversità era garantire che la filiera fosse
corretta. Perché davano a noi il lavoro? Perché avevamo gli
affidamenti bancari e credibilità, non avevamo debiti, nessun
problema con le banche".
In mattinata sono stati ascoltati testimoni. Tra questi, un
extracomunitario che ha lavorato per una cooperativa: "Dovevo
scaricare volantini e portarli su un furgone. Mi hanno pagato
dandomi 700 euro ma non mi hanno mai fatto un contratto. Mi
sembra fosse la Marmodiv". Invece la ex ragioniera di una coop
ricorda come una socia di Marmodiv abbia chiesto fatture false
nei confronti di Marmodiv. Tiziano Renzi ha voluto replicare:
"Sono abbastanza sconvolto dalle testimonianze, perché non ce
n'é nessuna vera. Sono solo una somma di falsità". (ANSA).
>ANSA-BOX/Bancarotta, Tiziano Renzi 'non amministravo coop'
'Fatturati alti prima che qualcuno in famiglia facesse politica'