Economia

Cisal, le pensioni dei giovani dipendono dal lavoro di oggi

Cavallaro: 'Le norme sono inadeguate e ingiustamente punitive'

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 10 AGO - "Lo diciamo da anni, lo abbiamo rimarcato nel corso dei tavoli di confronto con il governo: il futuro pensionistico dei giovani è strettamente legato al lavoro. Serve più lavoro di qualità ed una riforma complessiva del sistema previdenziale che dia dignità a chi ha lavorato una vita e renda meno fosco il futuro delle nuove generazioni". Lo afferma in una nota il segretario generale della Cisal, Francesco Cavallaro, commentando la ricerca 'Situazione contributiva e futuro pensionistico dei giovani', realizzata dal Consiglio nazionale dei giovani assieme a Eures.
    "Il quadro normativo attuale, in tale prospettiva, si mostra inadeguato e ingiustamente punitivo: la tenuta del sistema infatti - continua Cavallaro - implica un blocco del ricambio generazionale: secondo le ultime proiezioni, infatti, coloro che si affacciano oggi sul mondo del lavoro potrebbero andare in pensione a 74 anni, oltretutto con assegni bassissimi. Contratti a termine e discontinuità lavorativa, associata a retribuzioni basse e mancanza di garanzie sociali, non aiutano. E con salari bassi e discontinui le pensioni future, se non si interviene, saranno letteralmente da fame". (ANSA).
   

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