(ANSA) - ROMA, 10 AGO - "Lo diciamo da anni, lo abbiamo
rimarcato nel corso dei tavoli di confronto con il governo: il
futuro pensionistico dei giovani è strettamente legato al
lavoro. Serve più lavoro di qualità ed una
riforma complessiva del sistema previdenziale che dia dignità a
chi ha
lavorato una vita e renda meno fosco il futuro delle nuove
generazioni".
"Il quadro normativo attuale, in tale prospettiva, si mostra
inadeguato e
ingiustamente punitivo: la tenuta del sistema infatti - continua
Cavallaro - implica un blocco del ricambio generazionale:
secondo le ultime proiezioni, infatti, coloro che si affacciano
oggi sul mondo del lavoro potrebbero andare in pensione a 74
anni, oltretutto con assegni bassissimi. Contratti a termine e
discontinuità lavorativa, associata a retribuzioni basse e
mancanza di garanzie sociali, non aiutano. E con salari bassi e
discontinui le pensioni future, se non si interviene, saranno
letteralmente da fame". (ANSA).
Cisal, le pensioni dei giovani dipendono dal lavoro di oggi
Cavallaro: 'Le norme sono inadeguate e ingiustamente punitive'