(di Francesca Brunati e Igor Greganti)
(ANSA) - MILANO, 06 NOV - Un maxi sequestro di oltre 779
milioni e 453 mila euro è stato eseguito oggi dalla Guardia di
Finanza di Milano nei confronti di Airbnb Ireland Unlimited
Company, titolare dell'omonima piattaforma di affitti brevi
nonché di tre persone che hanno rivestito cariche di
amministrazione all'interno del gruppo statunitense, tra il 2017
e il 2021, accusate dalla procura di Milano di frode fiscale:
non hanno pagato la cedolare secca sui canoni che ammontano a
quasi 4 miliardi di euro.
L'esecuzione del provvedimento cautelare firmato dal gip
Angela Minerva, giunge al termine delle indagini condotte dal pm
Giovanni Polizzi, Cristiana Roveda e Giancarla Serafini del
secondo dipartimento guidato dall'aggiunto Tiziana Siciliano, in
base alle risultanze della verifica fiscale svolta dal Nucleo
di Polizia Economico-Finanziaria.
Secondo gli accertamenti la citata società estera in Italia
"non ha ottemperato agli obblighi introdotti" dalla legge del
2017, "sottraendosi - si legge in una nota del Procuratore
Marcello Viola - alla dichiarazione e al versamento (in qualità
di sostituto d'imposta) di ritenute" per un ammontare pari
all'importo sequestrato e "calcolate in misura del 21 per cento
(cd. 'cedolare secca') su canoni di locazione breve per
3.711.685.297 euro corrisposti nel periodo 2017-2021 dagli
ospiti delle strutture ricettive pubblicizzate dalla
piattaforma, a fronte delle prenotazioni effettuate". In
sostanza, sulla cifra miliardaria incamerata con gli affitti la
società, è l'ipotesi, ha corrisposto ai proprietari degli
immobili (host) la cifra versata dai locatari "al netto della
commissione addebitata per l'utilizzo della relativa
infrastruttura digitale", omettendo di saldare i conti con il
fisco italiano per gli anni gennaio 2019-gennaio 2023.
"L'obbligo in capo alla società estera di prelievo alla fonte
sulle somme versate dai conduttori ai locatori e di successivo
versamento del tributo evaso - prosegue la nota - è stato
confermato dal doppio vaglio operato" sia dalla Corte di
Giustizia dell'Unione Europea sia dal Coniglio di Stato.
Come annota il giudice Minerva, Airbnb "ormai da anni" ha
"assunto la deliberata opzione aziendale" di conformarsi alla
normativa italiana sul versamento della cedolare secca sugli
affitti brevi "con il fine precipuo di non rischiare la perdita
di fette di mercato in favore della concorrenza". (ANSA).
>>>ANSA/Sequestro da oltre 779 milioni ad Airbnb, evaso il fisco
Pm Milano, non ha pagato la cedolare secca su quasi 4 miliardi