(ANSA) - PALERMO, 07 NOV - Le pensioni integrative pagate dal
Fondo pensioni Unicredit ai circa ventimila pensionati della ex
Banca di Roma sono state ridotte del 70% nel corso degli anni.
Lo dice in una nota l'Associazione nazionale pensionati della
Banca di Roma.
Nel 2007 la BdR è entrata a far parte del gruppo Unicredit,
iniziando il processo di integrazione nel Fondo pensione delle
aziende del gruppo, conclusosi con l'incorporazione del primo
gennaio 2021. Negli anni la situazione del Fondo è andata
peggiorando. Secondo l'Associazione, il Fondo ex BdR è stato
"protagonista di operazioni finanziarie non rispondenti alle
esigenze di prudente gestione, come l'acquisto nel 2008 di
obbligazioni della statunitense Lehman Brothers, poco tempo
prima del suo fallimento, avvenuto a settembre 2008;
l'operazione di investimento nel 2015 nel Fondo immobiliare Idea
Fimit Sviluppo - Comparto 1; l'acquisto nel corso del 2015 di
strumenti finanziari derivati, con conseguente applicazione da
parte della Covip di sanzioni amministrative; la concentrazione
degli investimenti immobiliari sostanzialmente in un unico
complesso, quello di viale Tupini, a Roma. Le pensioni sono
state tagliate del 70% ed ulteriori tagli ci si aspettano".
L'Associazione dei pensionati annuncia che sta inviando alla
Covip l'istanza di accesso agli atti, informando dell'iniziativa
il CdA del Fondo e i ministeri vigilanti, riservandosi "in caso
di diniego o di mancato favorevole riscontro a stretto giro, di
un esposto alle competenti procure.
Iniziative per ottenere l'apertura di negoziati istituzionali
con le fonti istitutive del Fondo, con la autorità di vigilanza
Covip e con i ministeri". (ANSA).
Associazione ex Banca di Roma, pensioni integrative giù del 70%
'Fondo ha messo in atto operazioni finanziarie imprudenti'