(di Alfonso Abagnale)
(ANSA) - ROMA, 02 DIC - Alitalia all'ultimo atto. Mentre Ita
Airways e Lufthansa volano verso le nozze, la vecchia compagnia
di bandiera, in amministrazione straordinaria, licenzia 2.
Nel dettaglio, scrivono i commissari, rimangono attualmente
alle dipendenze dell'Amministrazione Straordinaria "2.840
lavoratori, 2.668 dei quali sospesi in Cigs a zero ore e 172
impiegati allo stato per le esigenze connesse al completamento
del programma" di gestione dell'ultima fase di liquidazione, "la
cui data di ultimazione è fissata al 15 gennaio 2024".
Allo stato attuale "tutti i prestatori di lavoro non impiegati
nelle attività funzionali alla liquidazione appaiono come
eccedenti" e "la scrivente è impossibilitata al reimpiego dei
lavoratori attualmente sospesi in cassa integrazione", si legge
nella missiva, in cui viene illustrata la vicenda della
compagnia. Per cui si salvano in 172, mentre per 2.668
dipendenti scatterà il licenziamento collettivo alla scadenza
della Cigs il prossimo 31 ottobre 2024, termine "non
ulteriormente prorogabile", si legge sempre nella lettera.
La Cigs, Cassa integrazione guadagni straordinaria, è
un'indennità erogata dall'Inps per integrare la retribuzione di
lavoratori di aziende che devono affrontare situazioni di
riorganizzazione aziendale, crisi aziendale o contratti di
solidarietà. E proprio sulla Cigs sono intervenuti i sindacati
chiedendo, invece, una proroga della misura.
"Il governo intervenga subito affinché i lavoratori di
Alitalia non vengano abbandonati al loro destino", è l'appello
del segretario generale della Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi, e
del segretario nazionale, Ivan Viglietti, suggerendo quindi un
"ricollocamento" nelle tre aziende nate dallo "spacchettamento"
di Alitalia, o in altre aziende del settore. Oppure "allungare"
la Cigs per tutto il 2025. "E' necessario che il Governo fermi
immediatamente i licenziamenti e proroghi la cassa integrazione
per tutto il 2024 e anche per il 2025", aggiunge il coordinatore
nazionale del trasporto aereo della Filt Cgil, Fabrizio Cuscito,
spiegando che "una proroga è essenziale per consentire alle
società Ita, Swissport e Atitech, che hanno ereditato gli asset
di Alitalia, di riassorbire tutti i lavoratori e le lavoratrici
attualmente in Cigs che non dovessero maturare i requisiti
pensionistici". Per il segretario generale Fit-Cisl, Salvatore
Pellecchia, la notizia di questi licenziamenti "giunge in
maniera totalmente inaspettata" ed è "surreale ed
incomprensibile". Serve "la proroga della Cigs, almeno fino alla
loro ricollocazione", sottolinea.
I Commissari di Alitalia hanno precisato che la procedura
avviata "è stata attentamente valutata al termine di un percorso
condiviso, che prevede la sottoscrizione di un accordo specifico
con le organizzazioni sindacali e che si attiverà esclusivamente
su base volontaria". Per giovedì prossimo è in calendario un
tavolo tra azienda e sindacati.
Alitalia ha spento definitivamente i motori il 14 ottobre
2021, dopo 74 anni di soddisfazioni e tribolazioni. Dalle sue
ceneri è nata Ita Airways, la newco dagli aerei azzurri che sta
per volare nelle braccia di Lufthansa. Il Mef e Lufthansa hanno
comunicato che è stata "formalmente notificata" alla direzione
generale della Concorrenza della Commissione europea
"l'operazione di concentrazione" che prevede l'ingresso della
compagnia tedesca nel capitale di Ita Airways. L' Antitrust Ue
ora valuterà l'operazione e il via libera potrebbe arrivare a
metà gennaio 2024.
Lufthansa punta ad acquisire una quota di minoranza del 41%
di Ita Airways attraverso un aumento di capitale di 325 milioni
di euro, con l'opzione di acquisire tutte le azioni rimanenti in
mano al Mef in un secondo momento. (ANSA).
>>ANSA/Alitalia, via 2.700 lavoratori. Sindacati, prorogare Cigs
Salvi in 172 per completare la procedura di liquidazione