(ANSA) - VENEZIA, 02 DIC - Tra pensioni, stipendi, consumi
intermedi, sanità, assistenza, etc., ogni anno il nostro Paese,
secondo la Cgia, registra una spesa pubblica superiore di oltre
cinque volte il Pnrr; nel 2023 le uscite dello Stato
supereranno, in termini assoluti, di mille miliardi di euro 194
miliardi del Pnrr.
"Nella spesa corrente, spesso si annidano sprechi, sperperi e
inefficienze che nessuno riesce a sradicare; le politiche di
spending review realizzate in questi ultimi 10 anni, infatti,
sono state un autentico fallimento" afferma l'associazione
sottolineando che la spesa corrente "incide, al netto degli
interessi sul debito, attorno al 90 per cento circa della spesa
totale".
"La voce più onerosa è riconducibile alle pensioni che ci
"costano" 317,5 miliardi di euro. Seguono le uscite ascrivibili
al personale pubblico con 188,7 miliardi, i consumi intermedi
con 170,8 miliardi, la sanità con 134,7 miliardi e l'assistenza
e le misure di sostegno al reddito con 106,5 miliardi.
Quest'anno il costo per ripagare il debito ammonta a 78,4
miliardi di euro". (ANSA).