Economia

Pesca: Alleanza Coop, più risorse ittiche ma da Ue nuovi limiti

Da Imperia a Trapani -40% attività nel Mediterraneo Occidentale

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 14 DIC - Dalla Commissione generale per la pesca del Mediterraneo (Cgpm) finalmente qualche dato incoraggiante. Secondo il rapporto The State of mediterranean and Black Sea la percentuale di stock sovrasfruttati è scesa per la prima volta al di sotto del 60%. Solo nell'ultimo anno è scesa del 15%. Lo fa sapere Alleanza Cooperative lamentando tuttavia che "queste cifre, sebbene importanti, non corrispondono minimamente- commentano dal Coordinamento pesca e acquacoltura dell'Alleanza delle Cooperative Italiane - agli enormi sacrifici imposti alle imbarcazioni italiane ed unionali che operano nel Mediterraneo" "Per quanto riguarda la pesca tutto quello che si poteva fare- aggiunge il coordinamento- è stato fatto, ma la Commissione europea continua ad imporre ulteriori pesanti sacrifici anche per il 2024. Peraltro tutto ciò senza rispettare il quadro normativo predisposto proprio da Bruxelles: basti pensare che nei 5 anni compresi fra il 2020 ed il 2024, quest'ultimo oggetto di un lungo negoziato in occasione del Consiglio Agrifish del 10 e 11 dicembre scorso e che ha visto l'Italia ancora una volta in disaccordo con la Commissione Ue e la presidenza di turno spagnola, nel Mediterraneo occidentale ,da Imperia a Trapani, Sardegna inclusa, lo sforzo di pesca si ridurrà di oltre il 40% , violando il tetto previsto dallo stesso Reg. 2019/1022".
    "Ora tocca a tutti- conclude l'Alleanza- gli altri attori che operano in mare fare la propria parte. Sappiamo quanto sia importante affrontare la questione del depauparamento degli stock con un approccio ecosistemico. Depauperamento e non sovrasfruttamento, perché anche le parole hanno un significato.
    È ora dunque di cambiare marcia ed anche Commissario". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it