(ANSA) - TORINO, 01 FEB - Il roadshow 'Tradizione e
Innovazione Made in Italy, i protagonisti si raccontano', arriva
a Torino. Un evento, pensato da Roberto Santori, founder della
community Made in Italy.
Ad aprire i lavori è stato Santori, che si occupa di
formazione aziendale da 25 anni. "La community Made in Italy
nasce per puro caso circa 4 anni fa da un'intuizione che ho
avuto tornando da una delle trasferte che facevo all'estero in
quel periodo - ha raccontato - .Fuori dall'Italia c'è un
percepito del Paese molto diverso". Dallo storytelling negativo
sull'Italia, spesso fatto dagli stessi italiani, ha spiegato
Santori, è nata l'idea di "provare a comunicare, fare una
controinformazione e creare un virus positivo sulle eccellenze e
il talento degli imprenditori in Italia e di quelli che sono in
giro per il mondo. Abbiamo iniziato a raccontare le storie che
ci sono dietro le imprese, le storie degli imprenditori".
"Abbiamo iniziato a raccontare la storia vissuta, il passato e
la tradizione, il presente e il futuro, questo secondo noi è
anche un modello che può aiutare moltissimo anche i giovani a
capire cosa c'è dietro un'azienda e il successo di un prodotto o
di un brand", ha aggiunto Santori.
Gabriele Albani, ceo di Teleperformance Knowledge Services,
ha presentato i risultati di una ricerca sulla percezione del
Made in Italy, dove emerge che l'88% degli italiani è disposto
ha pagare 20% in più per avere prodotti autentici e di qualità.
Il Food (78%) e il Fashion (69%) guidano la classifica dei
settori maggiormente associati al Made in Italy nello stivale,
segue il Turismo e Cultura con il 39%. Tra gli interpellati del
Piemonte, rispetto al totale dell'Italia, aumenta l'incidenza di
chi associa al Made in Italy le caratteristiche di identità
culturale con il nostro Paese (20% Piemonte contro 18% Italia) e
un processo produttivo che rispetta sempre i diritti dei
lavoratori (6% Piemonte contro 3% Italia).
La serata si è conclusa con la relazione di Paolo Fino,
docente del Dipartimento di Scienza Applicata e Tecnologia al
Politecnico di Torino e vicepresidente di Mics (Made in Italy
Circolare e Sostenibile), che ha spiegato come "i prossimi anni
saranno chiave per lo sviluppo futuro e soprattutto per noi
italiani, se saremo capaci di sfruttare i processi di
digitalizzazione e l'intelligenza artificiale per colmare alcuni
gap con gli altri Paesi industrializzati come noi". (ANSA).
Successo del Made in Italy raccontato dalle imprese del Piemonte
A Torino 4/a tappa del roadshow della community Made in Italy