Economia

Sindacati, rilevatori dell'Istat in stato di agitazione

Presidio il 10 aprile. Preoccupazione per posto di 400 persone

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 08 APR - "Esprimiamo forte preoccupazione per la continuità occupazionale di più di 400 lavoratori che, dopo anni di impegno e professionalità, oggi sono coinvolti nel cambio appalto del servizio Istat di conduzione e gestione delle interviste CAPI, propedeutico all'aggiornamento dei dati sulla spesa delle famiglie e la forza di lavoro".
    Lo affermano in una nota Nidil Cgil, Felsa Cisl, e Uiltempemp annunciando la proclamazione dello stato di agitazione e un presidio per il 10 aprile a Roma. I sindacati sottolineano che CSA, società vincitrice dell'appalto, non vuole confrontarsi con le parti sociali.
    "Ci troviamo costretti, si legge, a proclamare lo stato di agitazione" proseguono i Sindacati che rappresentano i co.co.co., proclamando una giornata di mobilitazione nazionale e astensione dall'attività lavorativa per l'intera giornata del 10 aprile, con un presidio che si terrà a Roma, davanti alla sede dell'Istat dalle 14,30.
    "Saremo in piazza insieme con lavoratrici e lavoratori - scrivono i sindacati - per affermare con forza la necessità di un confronto serio e pretendere che Istat, in quanto soggetto appaltante, si assuma la responsabilità di garantire una corretta continuità del servizio, che non può che passare dalla contrattualizzazione di tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori attualmente in forza". (ANSA).
   

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