(ANSA) - ROMA, 12 APR - La carbonara come la Ferrari. Sono
due dei primi "brand" associati all'Italia, nel Lazio, secondo
una ricerca di Teleperformance Knowledge Services per Made in
Italy, il progetto per la valorizzazione delle eccellenza
italiane ideato da Roberto Santori.
Questa analisi stata presentata a Roma nell'ultima tappa del
roadshow "Tradizione e Innovazione Made in Italy. I
protagonisti si raccontano", che ha percorso il Paese da Milano
a Bari, da Torino a Salerno, da Modena ad Ancona per narrare
l'Italia dell'ingegno e delle eccellenze nel mondo.
Lungo la penisola sono emerse letture diverse del made in
Italy, che nel Lazio è vissuto soprattutto come "status symbol",
nella profonda convinzione che "cibo, vino, moda e gioielli ci
rappresentino".
Gli intervistati della Regione si distinguono per essere
disposti a pagare il 22% in più per acquistare made in Italy, un
dato superiore alla media che è del 20%. La preferenza per i
prodotti italiani riguarda prima di tutto il settore
gastronomico, ma anche la moda, gli accessori e il design.
Nella Regione si registra inoltre una forte attenzione al
tema della contraffazione con il 32% del campione che chiede
alla politica misure e interventi per contrastare il fenomeno.
"L'indagine conferma che il Made in Italy è uno stile
affermato in tutto il mondo e al quale, nonostante una crescente
concorrenza con cui ci si confronta sul piano del costo o della
imitazione, non vogliamo rinunciare, consapevoli del suo valore
in termini di qualità e creatività", commenta Roberto Santori
nel corso dell'evento, che si è svolto nell'ambito della Made in
Italy Week. "Con il progetto Made in Italy intendiamo dare il
nostro contributo al racconto dell'eccellenza dell'imprenditoria
italiana da parte dei suoi protagonisti, coinvolgendo le
istituzioni, a livello governativo e locale, per favorire una
più proficua collaborazione", aggiunge Santori annunciando una
nuova edizione del roadshow al via il prossimo autunno e
appuntamenti anche all'estero. Si parte da Barcellona dove si
terrà un evento a maggio, poi Madrid e altre possibili
destinazioni dal Sudamerica agli Emirati Arabi.
"Stiamo lavorando per creare un format che sia esportabile,
in modo da diffondere questa narrazione positiva a livello
nazionale e internazionale", aggiunge Santori, determinato a
sconfiggere la negatività che troppo spesso prevale quando gli
italiani parlano dell'Italia. "Ci siamo resi conto di quanto il
made in Italy e i valori che rappresenta siano colti con più
favore e attenzione all'estero che da noi", da questa
"arrabbiatura", quattro anni fa, è nata l'idea di raccogliere e
raccontare le storie delle imprese di successo, all'inizio con
una community sui social network, per farle diventare
"patrimonio di tutti, soprattutto dei giovani". (ANSA).
ANSA/Moda,carbonara e biscotti. Il made in Italy amato nel Lazio
Santori: 'Si conclude a Roma il tour Tradizione e Innovazione'