(ANSA) - ROMA, 07 MAG - "Cna Balneari ritiene fondamentale
che il Governo intervenga con una norma legislativa per tutelare
le imprese balneari attualmente operanti e chiudere una vertenza
che da oltre un decennio tiene sulle spine un comparto
strategico per il turismo nazionale". Lo si legge in un
comunicato.
"Ingenti sono stati gli investimenti, in aggiunta agli ordinari,
realizzati dai 30mila stabilimenti balneari per apportare al
settore innovazione tecnologica, sostenibilità, accessibilità,
riqualificazione e digitalizzazione aderendo ai bandi nazionali
usciti dopo il Covid: investimenti di cui non si conoscono tempi
e modi di ammortizzamento dal momento che il futuro delle
attuali aziende sembra essere destinato alla totale incertezza
in assenza di una riforma normativa" spiega.
Da sette mesi è stato concluso il lavoro sulla mappatura a cura
del tavolo tecnico sulle concessioni istituito a Palazzo Chigi
"senza che il criterio sulla scarsità - spiega Cna - si sia
tradotto in un provvedimento legislativo contenuto nell'ambito
di una più ampia riforma del settore. Un criterio sulla scarsità
e una riforma di settore su cui ricercare l'accordo con la
Commissione europea per fornire certezze alle imprese
attualmente operanti e linee guida ai comuni costieri, in
assenza delle quali le amministrazioni sono costrette a ritenere
non più in vigore le concessioni esistenti indicendo, senza più
possibilità di rinvii, le gare pubbliche".
E conclude: "In un Paese circondato dal mare, e che fa delle
proprie spiagge un pilastro dell'offerta turistica, non si può
più attendere l'approvazione di una norma, condivisa con le
associazioni delle imprese, che dia certezze a un comparto
irrinunciabile per la nostra economia. Alla luce di tutto ciò è
necessario riunire le associazioni di settore per condividere e
intervenire con un provvedimento ad hoc". (ANSA).