Economia

>>>ANSA/ Nucleare e shock risorse, l'appello Confindustria-Medef

Orsini con Martin a Parigi: rilanciare l'industria per futuro Ue

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 04 GIU - "Il futuro dell'Europa è legato al rilancio dell'industria europea" avvertono gli industriali italiani e francesi, Confindustria e Medef, con la dichiarazione congiunta dei presidenti Emanuele Orsini e Patrick Martin dal sesto Forum economico franco-italiano, a Parigi. Le due confindustrie, a pochi giorni dal voto per le europee, tracciano così una linea di azione in cinque capitoli per "rafforzare la competitività europea": va dalle politiche energetiche e climatiche con il sostegno all'industria del nucleare, ad uno shock sugli investimenti per mettere in campo maggiori risorse e strumenti di finanziamento adeguati, ad una forte azione di semplificazione, interventi ampi sulle competenze, autonomia strategica dell'industria della Difesa Orsini mette l'accento sulla sfida del nucleare, rilanciando uno dei punti della linea di azione di Confindustria che ha tracciato fin dal giorno del suo insediamento: chiede al Governo che anche in Italia sia possibile fare le sperimentazioni sui micro-reattori modulari per il nucleare di nuova generazione che le nostre imprese stanno portando avanti all'estero. Gli fa immediatamente eco il leader della lega, Matteo Salvini: "Chi dice di no al nucleare è nemico dell'Italia, dello sviluppo, dell'ambiente e del progresso. Ringrazio gli industriali italiani per il buonsenso e la concretezza".
    Dal forum di Parigi arriva anche una presa di distanza dalla politica anti-europea, dal leader degli industriali francesi: "Le centinaia di aziende francesi aderenti al Medef" sono "più che mai europeiste": "Non diamo indicazioni di voto ma sosteniamo i partiti pro-europei".
    Sul fronte della politica energetica anche l'invito all'Europa, di Emanuele Orsini, a porsi come obiettivo quello di "un mercato unico", "un costo unico": è un tema di competitività "fondamentale" per il nostro Paese, sottolinea il presidente di Confindustria, perchè "all'interno dell'Europa ci sono Paesi che pagano l'energia quasi quattro volte meno".
    L'impegno di Confindustria e Medef è "a contribuire al processo decisionale europeo con orientamenti e proposte concrete". Il documento lanciato dal forum di Parigi parte dal chiedere semplificazioni perchè "oggi l'eccesso di regolamentazione indebolisce fortemente le nostre imprese". Ed "è urgente stabilire un quadro normativo certo, coerente e prevedibile". Poi, uno "shock sugli investimenti", per mobilitare risorse europee e capitale privato. Anche con "un fondo europeo per la sovranità a sostegno delle tecnologie strategiche, capace di mobilitare fino a 500 miliardi di euro in investimenti privati". Gli industriali chiedono anche interventi per far fronte alla "significativa carenza di manodopera".
    "L'Europa deve attrarre talenti, deve garantire le competenze necessarie per affrontare le transizioni". "Occorre facilitare la mobilità dei lavoratori dell'Ue e ridurre le barriere per i lavoratori stranieri, semplificando il riconoscimento delle qualifiche europee e straniere in tutta Europa e orientando l'immigrazione verso l'occupazione e la formazione".
    C'è il capitolo energia e clima, puntando sul mercato unico e considerando il nucleare "fondamentale per la decarbonizzazione e l'indipendenza energetica". E c'è la frontiera dell'industria della Difesa: "Deve essere il principale obiettivo strategico del prossimo decennio. Raggiungere l'autonomia in questo settore strategico non è mai stato così urgente". (ANSA).
   

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