Economia

Generali e Confindustria, roadshow su cyber risk per le Pmi

Tappa a Catania per promuovere cultura del rischio cibernetico

Redazione Ansa

(ANSA) - CATANIA, 11 GIU - Si è svolta a Catania la quinta tappa del roadshow dedicato al territorio per diffondere e promuovere la cultura della gestione dei cyber risk tra le aziende di Piccole e medie dimensioni, con la presentazione del rapporto Cyber index Pmi Sud e Isole. Cyber index Pmi realizzato da Generali e Confindustria, con il supporto scientifico dell'Osservatorio cybersecurity & data protection della School of management del Politecnico di Milano e con la partecipazione dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale, evidenzia e monitora nel tempo il livello di conoscenza dei rischi cyber all'interno delle organizzazioni aziendali e le modalità di approccio adottate dalle stesse per la gestione di tali rischi.
    "In linea con il nono obiettivo di sviluppo sostenibile definito dall'Onu - ha affermato Barbara Lucini, responsabile Country sustainability & Social responsibility di Generali Italia - dedicato a imprese, innovazione e infrastrutture, e coerentemente con la nostra visione di sostenibilità - pilastro strategico del piano industriale 'Lifetime partner 24: driving growth' vogliamo dare il nostro contributo per costruire infrastrutture resilienti, promuovere un'industrializzazione inclusiva e sostenibile e favorire l'innovazione. Oggi siamo in Confindustria Catania per mettere a disposizione delle imprese associate il nostro know-how e la consulenza di valore, distintiva ed efficiente della nostra Rete, impegnandoci a diffondere tra le Pmi la cultura del cyber risk, e sensibilizzando circa l'importanza dell'adozione di adeguati sistemi di protezione, oltre a sistemi assicurativi innovativi".
    "Un tessuto industriale cyber-sicuro è più performante e competitivo -- ha detto Luca Nicoletti, direttore del servizio programmi e progetti industriali dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale - per quanto riguarda le Pmi nazionali, e soprattutto quelle collocate nel Sud Italia, dal punto di vista di Acn, ci sono margini di miglioramento della postura cibernetica aziendale, e tuttavia i processi di ammodernamento in corso indicano che si è intrapresa la strada giusta. Ed è questo processo che come Acn vogliamo assistere, fornendo informazioni e indicando le fonti di finanziamento europee per ammodernare e rendere più resilienti imprese piccole e medie che faticano a trovare nel budget i fondi necessari alla sfida della cybersecurity". "Confindustria è fortemente sensibile a queste problematiche - ha dichiarato il vice presidente di Confindustria Catania, Mario indovina - e si impegna a supportare le Pmi fornendo loro gli strumenti necessari per proteggersi dalle minacce informatiche, adottando misure efficaci per salvaguardare i propri dati e asset". (ANSA).
   

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