(ANSA) - RIMINI, 14 GIU - A fine anno scade la proroga delle
concessioni balneari e ancora non esiste una legge che metta
ordine alla materia, secondo la direttiva Bolkestein sulla
libera concorrenza. Dalle spiagge della Romagna arriva l'appello
al governo a fare presto.
Legacoop e le cooperative dei bagnini locali hanno lanciato
un appello diretto a Roma, affinché vengano individuati con
urgenza i criteri e le modalità per il rinnovo delle
concessioni. E lo ha fatto presentando dalla spiaggia di Rimini
un manifesto, il "manifesto di Rimini", dal titolo "Salviamo le
spiagge delle Romagna".
Cinque le richieste del documento. In sintesi: una legge di
riordino delle concessioni demaniali, la continuità lavorativa
degli operatori, il riconoscimento del valore di mercato delle
imprese, la salvaguardia dell'attuale sistema di servizi e il
riconoscimento dell'esperienza delle imprese.
Al governo "chiediamo di attivare un percorso serio, quello
cioè di una legge di inquadramento del settore balneare che
metta i Comuni nelle condizioni di creare, per tutti, bandi che
siano simili, uguali per tutta la costa adriatica. E una cosa
semplice da fare, semplice da raccontare, che però non sta
accadendo e ormai siamo fuori tempo massimo", ha detto a margine
della presentazione Paolo Lucchi, presidente di Legacoop
Romagna.
"Cerchiamo di sostanzialmente difendere una continuità
lavorativa delle famiglie, delle persone che dentro diciamo
queste imprese con i piedi sulla spiaggia lavorano da anni. La
loro esperienza e la loro professionalità grazie alla quale si è
costruito un sistema così apprezzato nel mondo", ha aggiunto
Stefano Patrizi, responsabile del settore balneare di Legacoop
Romagna. (ANSA).
Legacoop, 'il governo faccia subito una legge' sui balneari
'Siamo fuori tempo massimo, salviamo le spiagge'