(ANSA) - ROMA, 20 GIU - "Il confronto è ripreso dai testi
elaborati a settembre scorso. Si riconferma la resistenza delle
Parti datoriali a riconoscere il rischio che i cambiamenti
climatici interessano per lo svolgimento del lavoro alle alte
temperature".
"E' stata rifiutata qualsiasi apertura ad un lavoro congiunto
per la gestione del fenomeno, che è indubbio ormai fa parte del
nostro tempo, sottovalutando i pericoli a cui gli occupati si
trovano ad essere esposti. E' invece convinzione della Cisl
quella di addivenire ad un Protocollo condiviso che riassuma le
puntuali forme di tutela che devono essere garantite per poter
fronteggiare le ondate di calore", continua.
Per la Cisl, "insieme alle altre sigle sindacali, c'è la
necessità di un immediato decreto che, sulle orme di quello già
varato lo scorso anno, vada a riconoscere l'accesso agli
ammortizzatori sociali ampliandolo anche ai lavoratori
stagionali". Inoltre è definito "fondamentale, riprodurre quanto
previsto durante l'emergenza Covid, andando a costituire in ogni
contesto lavorativo un comitato, a composizione bilaterale, con
la presenza della rappresentanza dei lavoratori, allo scopo di
valutare e promuovere azioni condivise di prevenzione,
protezione e ri-progettazione dell'organizzazione del lavoro".
(ANSA).
Cisl, necessari il protocollo caldo e nuovo decreto per cig
Pirulli: 'Dalle imprese nessuna apertura'