Economia

Palombella, richiesta cigs è ultimo atto tragedia ex Ilva

Il leader Uilm: 'Noi mai complici della chiusura'

Redazione Ansa

(ANSA) - TARANTO, 20 GIU - "Oggi è l'ultimo atto della tragedia dell'ex Ilva, questa volta grazie al governo e ai commissari straordinari. Rispediamo al mittente la richiesta di cassa integrazione straordinaria per i lavoratori di Acciaierie d'Italia in As. Non si è mai vista una cassa integrazione non legata a un piano industriale, ma alla durata del commissariamento. È assurdo passare da una richiesta di cassa integrazione per tremila persone a una richiesta per 5.200, quindi dal 30% a oltre il 50% dei lavoratori". Lo dichiara il segretario generale della Uilm Rocco Palombella, aggiungendo che "a Taranto quasi il 60% dei lavoratori sarà in cassa integrazione, ci saranno più lavoratori a casa che in fabbrica, è intollerabile".
    Da febbraio, osserva il sindacalista, "aspettiamo la risalita produttiva, i mille interventi di manutenzione previsti con il rientro a lavoro di tutti i manutentori, gli investimenti e il riavvio degli impianti e invece oggi siamo con una produzione al lumicino, impianti fermi, l'aumento della cassa integrazione e solamente un altoforno su tre in marcia".
    Come "se non bastasse - attacca Palombella - oggi arriva questa richiesta assurda che porterebbe alla chiusura totale dell'ex Ilva. Da tempo denunciamo una situazione che non è più sostenibile e il pericolo che corrono le migliaia di lavoratori e tutti gli stabilimenti. Non conosciamo ancora nemmeno il piano industriale. Come è possibile conciliare la vendita di Acciaierie d'Italia con tutto questo? Cosa mette il governo sul mercato, la cassa integrazione o un piano industriale credibile e con i giusti investimenti?".
    Per il leader della Uilm "questa richiesta di cassa integrazione rappresenta un disastro sociale, ambientale, occupazionale e produttivo. Chiediamo immediatamente una convocazione del tavolo permanente aperto a palazzo Chigi con la presenza della presidente Meloni". (ANSA).
   

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