Economia

Confcommercio, metà comuni in aree interne, ma gap servizi

77% a vocazione turistica, ma contribuisce solo a 17,4% mobilità

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 25 GIU - I comuni delle aree interne rappresentano circa la metà dei comuni italiani (oltre 3mila e 800) e comprendono quasi un quarto della popolazione (poco meno di 14 milioni di residenti). Per la maggior parte si trovano in zone rurali (oltre l'80%), sono collocati soprattutto al Sud (il 67%) e sono principalmente sotto i 5 mila abitanti (per quasi l'80%). Questi centri minori soffrono di una serie di svantaggi in termini di mobilità che ne limitano l'accesso ai servizi essenziali e la crescita di attività economiche. Tuttavia, sono territori con potenzialità di sviluppo, soprattutto per il turismo. E' la fotografia scattata da un'indagine di Confcommercio, realizzata in collaborazione con Isfort.
    Il 77% dei comuni delle aree interne è a vocazione turistica: un universo di quasi 3 mila comuni, maggiore al Centro-Nord, in cui vive il 91% della popolazione complessiva.
    Bisogna ridurre il gap rispetto alle aree più centrali del Paese per via di una accessibilità limitata che penalizza le possibilità di sviluppo delle aree interne e l'ingresso nel mercato turistico internazionale, evidenzia l'indagine. I comuni delle aree interne, si rileva, contribuiscono ad appena il 17,4% della mobilità italiana, misurata in passeggeri per Km, quasi tutto imputabile a quelli turistici.
    In particolare, tra i punti di debolezza si segnalano la forte dipendenza della popolazione dall'uso dei mezzi di trasporto privati (circa l'80%), l'inefficienza del trasporto pubblico locale, anche se il settore delle autolinee commerciali mostra segnali di dinamicità, e l'inadeguatezza del trasporto ferroviario. A riprova del fatto che circa il 90% della popolazione di questi territori non utilizza né l'autobus né il treno.
    E', dunque, necessaria - evidenzia Confcommercio - la realizzazione di opere infrastrutturali puntuali e circoscritte finalizzate al 'rammendo' della rete trasportistica di collegamento ai centri minori e il potenziamento o l'attivazione di servizi di trasporto in grado di assicurare spostamenti efficaci ed efficienti da e verso questi territori. "Si tratta, in sostanza, di attuare un piano concreto di interventi ed azioni improntati alla flessibilità, alla sostenibilità e alla compatibilità", afferma Giacomo Bramucci, membro del Consiglio di Confcommercio incaricato per i borghi. (ANSA).
   

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