Economia

Unioncamere, 38% delle medie imprese pronto ad adottare l'Ia (2)

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 25 GIU - "Le medie imprese spingono la transizione digitale e green del Paese: al 2026 quasi la totalità avrà investito nella digitalizzazione", ha detto Andrea Prete, Presidente di Unioncamere, che ha aggiunto "ma ci sono anche dei rischi che le medie imprese ci segnalano fortemente: la difficoltà di reperire e trattenere talenti, la complessità del quadro normativo e la mancanza di sicurezza informatica".
    "L'incertezza del momento impone alle medie imprese obiettivi chiari e selettivi, ad esempio in termini di posizionamento su mercati e linee di prodotto. Ciò richiede capitale umano di qualità, arduo da reperire e trattenere, una difficoltà che, un po' sorprendentemente, riguarda anche i siti produttivi all'estero. L'Ia, sotto questo profilo, interviene come possibile fattore mitigante. Quelle meno sofisticate possono invece essere soddisfatte da lavoratori provenienti da oltre confine: in questo senso le medie imprese si candidano anche a svolgere un preziosissimo ruolo di integratori culturali" ha dichiarato Gabriele Barbaresco, direttore dell'area studi Mediobanca.
    "Il territorio ancora oggi continua ad essere un importante fattore di accumulazione e di know how anche per le medie imprese, al punto che oggi più del 40% di queste aziende ha sede nei distretti industriali o in sistemi produttivi locali", ha sottolineato Giuseppe Molinari, presidente del Centro Studi Tagliacarne, aggiungendo che, "pur trattandosi di realtà molto aperte ai mercati internazionali dove esportano il 42% del fatturato, la base produttiva resta radicata ai territori di origine. Solo l'11% delle medie imprese disloca, infatti, la produzione all'estero".
    Il rapporto sottolinea infine che la difficoltà a reperire profili professionali adeguati è per il 51,6% delle medie imprese in cima alle criticità incontrate nel 2023. Anche per questo, il 52,5% ha assunto o assumerà entro i prossimi tre anni lavoratori extra-Ue. In particolare, la richiesta di stranieri è orientata principalmente all'acquisizione di operai specializzati (68,7%). (ANSA).
   

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